sabato 24 dicembre 2011

Lamborghini cresce (+20%) e prepara un Suv estremo

«La Aventador è già un grande successo. Ne abbiamo appena prodotto l’esemplare numero 500 e le ordinazioni per i prossimi 18 mesi sono costantemente esaurite: significa che le richieste vanno oltre qualsiasi previsione». Il presidente Stephan Winkelmann in un incontro a Milano traccia un bilancio ampiamente positivo del 2011 Lamborghini. «A Los Angeles - spiega - abbiamo presentato in un evento esclusivo la nuova Gallardo LP 550-2 Spyder, versione scoperta del modello a due ruote motrici. E recentemente abbiamo confermato che verrà prodotta la Sesto Elemento, un saggio estremo di tecnologia. Inoltre prosegue l’impegno sportivo, come conferma la SuperTrofeo Stradale presentata a Francoforte. Nel 2012 avremo anche 6 weekend specifici in Asia dedicati ai piloti privati che vogliono cimentarsi in pista e alle loro famiglie».

Le vendite si chiuderanno per il marchio del Toro a 1.600 unità: «Il 20% in più dell’anno precedente - dice Winkelmann - nonostante le difficoltà del mercato globale e gli scenari di crisi economica. Merito in particolare dell’incremento notevole che registriamo nei Paesi emergenti dell’Asia-Pacifico, a cominciare dalla Cina dove ormai abbiamo una rete radicata di 14 dealers, che continueranno a crescere». Il presidente ricorda lo sviluppo di sistemi ambientali a supporto della lavorazione nella fabbrica di Sant’Agata («con il fotovoltaico abbiamo abbattuto del 30% la Co2 e le nostre vetture ne emetteranno il 35% in meno entro il 2015») e le prospettive di crescita dell’azienda («siamo una delle poche che in Italia assumono, i nostri mille dipendenti godono di privilegi importanti, come l’assicurazione sanitaria»).

Grandi novità sono in arrivo, sebbene non a brevissima scadenza. «A Ginevra - anticipa Winkelmann - vedrete qualcosa di molto interessante». Non va oltre, tuttavia è ormai chiaro che la gamma verrà ampliata da un terzo modello. Uscita di scena la Murciélago, e con la Aventador in piena crescita, la Gallardo con le sue numerose versioni speciali sarà modello di punta «per almeno altri due anni: a gennaio toccherà quota 12 mila». Però un terzo modello è ormai in cantiere e sarà una vera «rivoluzione». Se la Estoque (muscolosa quattro porte che è rimasta un concept) non avrà per ora futuro industriale, c’è probabilmente un Suv trasversale nei piani del Toro. Nascerà dalle sinergie di gruppo con Audi (e con Porsche), di cui potrà utilizzare pianale e parte dei componenti, pur mantenendo lo storico Dna Lamborghini. Lo scopo è di rivolgersi soprattutto alla nuova clientela di Cina, India e Russia per offrire una valida alternativa alle Gran Turismo superribassate. «Da soli non avremmo i mezzi per sviluppare nuove piattaforme - ammette il presidente - tuttavia l’integrazione con gli altri marchi ci dischiude per il futuro orizzonti più ampi».

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