«La Aventador è già un grande successo. Ne abbiamo appena prodotto
l’esemplare numero 500 e le ordinazioni per i prossimi 18 mesi sono
costantemente esaurite: significa che le richieste vanno oltre qualsiasi
previsione». Il presidente Stephan Winkelmann in un incontro a Milano
traccia un bilancio ampiamente positivo del 2011 Lamborghini. «A Los
Angeles - spiega - abbiamo presentato in un evento esclusivo la nuova
Gallardo LP 550-2 Spyder, versione scoperta del modello a due ruote
motrici. E recentemente abbiamo confermato che verrà prodotta la Sesto
Elemento, un saggio estremo di tecnologia. Inoltre prosegue l’impegno
sportivo, come conferma la SuperTrofeo Stradale presentata a
Francoforte. Nel 2012 avremo anche 6 weekend specifici in Asia dedicati
ai piloti privati che vogliono cimentarsi in pista e alle loro
famiglie».
Le vendite si chiuderanno per il marchio del Toro a
1.600 unità: «Il 20% in più dell’anno precedente - dice Winkelmann -
nonostante le difficoltà del mercato globale e gli scenari di crisi
economica. Merito in particolare dell’incremento notevole che
registriamo nei Paesi emergenti dell’Asia-Pacifico, a cominciare dalla
Cina dove ormai abbiamo una rete radicata di 14 dealers, che
continueranno a crescere». Il presidente ricorda lo sviluppo di sistemi
ambientali a supporto della lavorazione nella fabbrica di Sant’Agata
(«con il fotovoltaico abbiamo abbattuto del 30% la Co2 e le nostre
vetture ne emetteranno il 35% in meno entro il 2015») e le prospettive
di crescita dell’azienda («siamo una delle poche che in Italia assumono,
i nostri mille dipendenti godono di privilegi importanti, come
l’assicurazione sanitaria»).
Grandi novità sono in arrivo,
sebbene non a brevissima scadenza. «A Ginevra - anticipa Winkelmann -
vedrete qualcosa di molto interessante». Non va oltre, tuttavia è ormai
chiaro che la gamma verrà ampliata da un terzo modello. Uscita di scena
la Murciélago, e con la Aventador in piena crescita, la Gallardo con le
sue numerose versioni speciali sarà modello di punta «per almeno altri
due anni: a gennaio toccherà quota 12 mila». Però un terzo modello è
ormai in cantiere e sarà una vera «rivoluzione». Se la Estoque
(muscolosa quattro porte che è rimasta un concept) non avrà per ora
futuro industriale, c’è probabilmente un Suv trasversale nei piani del
Toro. Nascerà dalle sinergie di gruppo con Audi (e con Porsche), di cui
potrà utilizzare pianale e parte dei componenti, pur mantenendo lo
storico Dna Lamborghini. Lo scopo è di rivolgersi soprattutto alla nuova
clientela di Cina, India e Russia per offrire una valida alternativa
alle Gran Turismo superribassate. «Da soli non avremmo i mezzi per
sviluppare nuove piattaforme - ammette il presidente - tuttavia
l’integrazione con gli altri marchi ci dischiude per il futuro orizzonti
più ampi».
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