Tv a iper-risoluzione
Ti sei appena svenato per regalarti un maxi televisore Full HD o -
molto peggio - in 3D? Bene: diventerà presto un vecchiume. Perché nel
2012 la parola d'ordine sarà "iper-risoluzione": al CES di Las Vegas, che si
apre fra pochi giorni, molti produttori di televisori mostreranno i primi
modelli dotati di schermo 4K, che offre una risoluzione di 4096x2160 pixel, il
doppio rispetto alla tecnologia Full HD attuale (1920x1080 pixel). Va
sottolineato che difficilmente assisteremo nel corso del 2012 a una
proliferazione di contenuti in questo nuovo formato, visti i costi che questa
transizione comporta per emittenti tv e produttori di dischi Blu-ray, tuttavia
chi ha visto il prototipo di tv 4K presentato da Toshiba a settembre, all'IFA di
Berlino, assicura che le prestazioni del nuovo schermo sono "da brivido" anche
con la conversione dei "classici" contenuti Full HD.
sabato 31 dicembre 2011
Giocare senza confini
Giocare senza confini
Da poco in vendita in Giappone, dove è letteralmente andata a ruba, arriverà da noi il 22 febbraio la PlayStation Vita, nuova console portatile di Sony con innovative funzionalità di gaming in rete. Solo indiscrezioni invece sul possibile arrivo di una PlayStation 4 da tavolo, che qualcuno attendeva già nel 2011. Quel che è certo è che Sony non potrà rimanere con le mani in mano di fronte all'imminente arrivo della Wii U di Nintendo, la cui presentazione è prevista a giugno all'E3 di Los Angeles, dotata di una tavoletta touch screen che farà da controller ma anche da schermo aggiuntivo, a seconda dei giochi e delle situazioni. La risposta di Microsoft, invece, si chiamerà Xbox 720 ma dovrebbe arrivare solo nel 2013.
Tutti pazzi per la cloud
Tutti pazzi per la cloud
Di cloud si è parlato, e molto, già nel 2011: la tendenza a "delocalizzare" su server remoti file e applicazioni che una volta stavano sul pc è stata portata avanti da tutti i big del settore, a partire da Google e passando per Microsoft, Apple e tutti gli altri. E nel 2012, pur con tutte le cautele imposte dalla crisi economica, gran parte delle aziende inizieranno a destinare alla cloud una parte significativa del proprio budget IT. Tanto che secondo Daryl Plummer, vicepresidente di Gartner, "la maturazione di fenomeni quali la consumerizzazione e il cloud computing sposteranno parte dei budget – oltre il 7% della spesa a livello enterprise entro il 2015, per la maggior parte delle grandi organizzazioni - e delle responsabilità di investimento in tecnologie fuori dal controllo dei dipartimenti It per affidarlo altre figure del management".
Il cellulare al posto della carta di credito
Il cellulare al posto della carta di credito
Tante aspettative nei confronti della tecnologia NFC (Near Field Communication), che consente di utilizzare dispositivi mobili per i micropagamenti nei negozi senza spostare contanti e carte, si dovrebbero finalmente trasformare in applicazioni concrete: non a caso operatori mobili, produttori di telefoni cellulari e gestori di carte di credito si stanno attrezzando per la rivoluzione imminente. La comodità sarà innegabile: una volta che i punti vendita saranno dotati di Pos con tecnologia NFC e gli utenti avranno in tasca uno smartphone che pure supporti questo standard (molti di quelli già in vendita sono dotati del relativo chip, che diventerà quasi onnipresente nei modelli futuri), basterà avvicinare il telefonino al Pos per pagare qualsiasi cosa, compreso il caffè al bar o il biglietto del tram, addebitando l'importo sulla propria carta di credito o sul proprio credito prepagato
Tante aspettative nei confronti della tecnologia NFC (Near Field Communication), che consente di utilizzare dispositivi mobili per i micropagamenti nei negozi senza spostare contanti e carte, si dovrebbero finalmente trasformare in applicazioni concrete: non a caso operatori mobili, produttori di telefoni cellulari e gestori di carte di credito si stanno attrezzando per la rivoluzione imminente. La comodità sarà innegabile: una volta che i punti vendita saranno dotati di Pos con tecnologia NFC e gli utenti avranno in tasca uno smartphone che pure supporti questo standard (molti di quelli già in vendita sono dotati del relativo chip, che diventerà quasi onnipresente nei modelli futuri), basterà avvicinare il telefonino al Pos per pagare qualsiasi cosa, compreso il caffè al bar o il biglietto del tram, addebitando l'importo sulla propria carta di credito o sul proprio credito prepagato
Windows punta sull'otto
Windows punta sull'otto
Se le più recenti versioni del sistema operativo Microsoft (Xp e 7) hanno riconciliato gli utenti col pc, relegando fra i ricordi schermate blu e rallentamenti ingiustificati, il nuovo Windows 8, che sarà rilasciato probabilmente a settembre-ottobre, andrà oltre. Ovvero verso la convergenza fra personal computer, tablet e smartphone: non solo, infatti, Windows 8 potrà equipaggiare tranquillamente pc e tavolette, ma si integrerà alla perfezione con Windows Phone, la piattaforma mobile della stessa Microsoft. Che, se da un lato stenta a inseguire i concorrenti più forti sul mercato (Android di Google e iOS di Apple), dall'altra può contare da qualche mese su un partner importante (e disperatamente in cerca di rilancio) come Nokia, che spingerà forte sulla promozione dei suoi nuovi smartphone "powered by Microsoft"
Se le più recenti versioni del sistema operativo Microsoft (Xp e 7) hanno riconciliato gli utenti col pc, relegando fra i ricordi schermate blu e rallentamenti ingiustificati, il nuovo Windows 8, che sarà rilasciato probabilmente a settembre-ottobre, andrà oltre. Ovvero verso la convergenza fra personal computer, tablet e smartphone: non solo, infatti, Windows 8 potrà equipaggiare tranquillamente pc e tavolette, ma si integrerà alla perfezione con Windows Phone, la piattaforma mobile della stessa Microsoft. Che, se da un lato stenta a inseguire i concorrenti più forti sul mercato (Android di Google e iOS di Apple), dall'altra può contare da qualche mese su un partner importante (e disperatamente in cerca di rilancio) come Nokia, che spingerà forte sulla promozione dei suoi nuovi smartphone "powered by Microsoft"
Facebook, finalmente in Borsa
Facebook, finalmente in
Borsa
Avrebbe dovuto segnare il ritorno delle grandi Ipo hi-tech a Wall Street. Poi, tra rinvii e crescente sfiducia verso i mercati finanziari, l'aspettativa si è un po' affievolita. Resta comunque il fatto che la quotazione del leader mondiale dei social network sarà uno degli eventi del 2012. Le ultime indiscrezioni pubblicate dal Wall Street Journal indicano in Goldman Sachs e Morgan Stanley le banche d'affari favorite per il ruolo di advisor per un'Ipo che potrebbe avere un valore di 10 miliardi di dollari e che potrebbe rilanciare l'interesse dei mercati azionari nei confronti delle internet company. Anche se certamente non respireremo l'aria della new economy di inizio secolo..
Avrebbe dovuto segnare il ritorno delle grandi Ipo hi-tech a Wall Street. Poi, tra rinvii e crescente sfiducia verso i mercati finanziari, l'aspettativa si è un po' affievolita. Resta comunque il fatto che la quotazione del leader mondiale dei social network sarà uno degli eventi del 2012. Le ultime indiscrezioni pubblicate dal Wall Street Journal indicano in Goldman Sachs e Morgan Stanley le banche d'affari favorite per il ruolo di advisor per un'Ipo che potrebbe avere un valore di 10 miliardi di dollari e che potrebbe rilanciare l'interesse dei mercati azionari nei confronti delle internet company. Anche se certamente non respireremo l'aria della new economy di inizio secolo..
Hi-tech 2012/ In arrivo iPad 3 e iPhone 5, il cellulare sostituisce la carta di credito e la tv diventa a iper-risoluzione
Come ogni anno, eccoci qui con la sfera di cristallo. Perché
come ogni anno, in questo periodo, ci ritroviamo a fare previsioni su quali
saranno le tecnologie che entreranno a far parte della nostra vita nel nuovo
anno. Solo che, per il 2012, ci troviamo a giocare con l'handicap: quello di una
crisi economica che potrebbe, se non cancellare, almeno rallentare l'avanzata di
alcune delle novità tanto attese e ormai date per imminenti.
In ogni caso, attenendoci agli annunci fatti recentemente per il 2012 e all'osservazione delle macrotendenze del mercato e degli investimenti dei big player, possiamo ragionevolmente anticipare cosa possiamo attenderci in ambito "tech" nei prossimi dodici mesi.
Apple, l'iPad 3 ricordando Steve Jobs
La terza generazione del tablet più famoso del mondo sarà lanciata quasi certamente - anche se manca ancora l'annuncio ufficiale - il 24 febbraio, data di nascita del fondatore Steve Jobs, morto lo scorso ottobre. L'indiscrezione è stata diffusa da fonti di stampa orientali, secondo le quali Foxconn, il colosso cinese che fornisce a Apple numerosi componenti, avrebbe chiesto ai propri dipendenti della divisione iPad uno sforzo straordinario per assicurare le consegne in tempo utile. Scarsissimi, invece, i rumors sulle caratteristiche tecniche del nuovo tablet: al momento si ipotizza soltanto che avrà il tanto atteso Retina Display, come le ultime generazioni dell'iPhone, uno spessore leggermente inferiore rispetto all'iPad 2 e forse anche la gestione multitouch che consente di effettuare diverse operazioni utilizzando tutte le cinque dita della mano. Cìè anche chi parla di una possibile versione da 7 pollici ad affiancare quella "classica" da 9 pollici. Vedremo, ma le novità Apple non si esauriranno qui: in primavera dovrebbe infatti arrivare l'iPhone 5, mentre in tempo per la stagione natalizia i tempi potrebbero essere maturi per il lancio globale della Apple Tv, con cui la casa della mela intende far definitivamente convergere il mondo dei contenuti televisivi e quello del web.
In ogni caso, attenendoci agli annunci fatti recentemente per il 2012 e all'osservazione delle macrotendenze del mercato e degli investimenti dei big player, possiamo ragionevolmente anticipare cosa possiamo attenderci in ambito "tech" nei prossimi dodici mesi.
Apple, l'iPad 3 ricordando Steve Jobs
La terza generazione del tablet più famoso del mondo sarà lanciata quasi certamente - anche se manca ancora l'annuncio ufficiale - il 24 febbraio, data di nascita del fondatore Steve Jobs, morto lo scorso ottobre. L'indiscrezione è stata diffusa da fonti di stampa orientali, secondo le quali Foxconn, il colosso cinese che fornisce a Apple numerosi componenti, avrebbe chiesto ai propri dipendenti della divisione iPad uno sforzo straordinario per assicurare le consegne in tempo utile. Scarsissimi, invece, i rumors sulle caratteristiche tecniche del nuovo tablet: al momento si ipotizza soltanto che avrà il tanto atteso Retina Display, come le ultime generazioni dell'iPhone, uno spessore leggermente inferiore rispetto all'iPad 2 e forse anche la gestione multitouch che consente di effettuare diverse operazioni utilizzando tutte le cinque dita della mano. Cìè anche chi parla di una possibile versione da 7 pollici ad affiancare quella "classica" da 9 pollici. Vedremo, ma le novità Apple non si esauriranno qui: in primavera dovrebbe infatti arrivare l'iPhone 5, mentre in tempo per la stagione natalizia i tempi potrebbero essere maturi per il lancio globale della Apple Tv, con cui la casa della mela intende far definitivamente convergere il mondo dei contenuti televisivi e quello del web.
giovedì 29 dicembre 2011
Piazza Affari apre in rialzo: +0,4%
Avvio in rialzo quest'oggi per Piazza Affari. L'Ftse Mib fa registrare
un progresso dello 0,41%, a 14.856 punti, mentre l'Ftse All Share
guadagna lo 0,35%, a 15.611 punti. Spread in rialzo in apertura dei
mercati. Il differenziale di rendimento tra il btp e il bund tedesco
sale a 514 punti dai 510 di ieri in chiusura. Il tasso del decennale
sale al 7,03%.
Filippine, arrestato il killer di padre Fausto Tentorio: ha tentato la fuga sparando
In manette anche il fratello dell'omicida che lo ha aiutato nel delitto. Il missionario fu assassinato a ottobre
Svolta nelle indagini sull'assassinio di padre Fausto Tentorio, il missionario italiano che da 33 anni che lavorava nelle Filippine tra le popolazioni indigene locali. La polizia ha arrestato il presunto assassino che ha compiuto l'omicidio con la complicità del fratello, anche lui fermato. Prima dell'arresto il killer ha tentato la fuga sparando contro gli agenti.
Il
ministro della Giustizia, Leila de Lima, ha spiegato che Jimmy Ato e
suo fratello Robert, ritenuto complice dell'aggressione, sono stati
arrestati dopo un breve scambio a fuoco nella loro casa di Arakan, nella
provincia di Nord Cotabato, la stessa città dove il 17 ottobre fu
ucciso il sacerdote italiano.
Secondo il ministro, Ato è stato identificato da vari testimoni come il killer che sparò a Tentorio, di fronte alla sua parrocchia di Arakan, mentre suo fratello era l'uomo che conduceva la moto sulla quale i due fuggirono. "Al momento dell'arresto Robert Ato ha aperto il fuoco contro i nostri agenti, ma per fortuna nessuno è rimasto ferito", ha detto la De Lima.
Tentorio, 59 anni, risiedeva nell'isola filippina di Mindanao dal 1978, dove era missionario per il Pontificio Istituto per le Missioni Estere (Pime): molto impegnato a favore dei diritti degli indigeni e a difesa delle loro terre, padre Tentorio aveva ricevuto varie minacce di morte; e nel passato era già sfuggito a un'imboscata tesa da un gruppo paramilitare anti-comunista.
Secondo il ministro, Ato è stato identificato da vari testimoni come il killer che sparò a Tentorio, di fronte alla sua parrocchia di Arakan, mentre suo fratello era l'uomo che conduceva la moto sulla quale i due fuggirono. "Al momento dell'arresto Robert Ato ha aperto il fuoco contro i nostri agenti, ma per fortuna nessuno è rimasto ferito", ha detto la De Lima.
Tentorio, 59 anni, risiedeva nell'isola filippina di Mindanao dal 1978, dove era missionario per il Pontificio Istituto per le Missioni Estere (Pime): molto impegnato a favore dei diritti degli indigeni e a difesa delle loro terre, padre Tentorio aveva ricevuto varie minacce di morte; e nel passato era già sfuggito a un'imboscata tesa da un gruppo paramilitare anti-comunista.
mercoledì 28 dicembre 2011
Rivolta al New York Times, impiegati contro editore
È rivolta al New York
Times. 373 impiegati, scontenti dell’editore Arthur Sulzberger Jr. ,
hanno firmato una lettera in cui esprimono “forte delusione” per alcune
scelte aziendali. Secondo il presidente della sezione newyorkese del
Newspaper Guild, associazione di categoria, Bill O’Meara, alcuni
impiegati “hanno addirittura preso in considerazione altre azioni più
drammatiche. Alcuni volevano prendere d’assalto l’ufficio dell’editore,
altri volevano scioperare”.
Nella lettera, pubblicata online dall’associazione di categoria sul sito web saveourtimes.com, gli impiegati protestano contro il congelamento delle pensioni degli assunti all’estero; si lamentano dello stato delle trattative per il rinnovo del contratto collettivo; e protestano per il trattamento riservato all’ex amministratore delegato Janet Robinson –che riceverà 15 milioni di dollari come liquidazione.
Ma la rivolta riflette problematiche ben più complesse. Le trattative su benefici e compensi si svolgono proprio quando il giornale è alle prese con il problema della fuga di talenti. Una volta inattaccabile, il New York Times deve ora fare fronte alla concorrenza di Bloomberg, ESPN e Huffington Post che provano a strappargli firme di prestigio. Mentre Robinson lascia dopo che da quando ha preso in mano l’azienda nel 2003, il valore del titolo è crollato da 35 a 8 dollari.
Nella lettera, pubblicata online dall’associazione di categoria sul sito web saveourtimes.com, gli impiegati protestano contro il congelamento delle pensioni degli assunti all’estero; si lamentano dello stato delle trattative per il rinnovo del contratto collettivo; e protestano per il trattamento riservato all’ex amministratore delegato Janet Robinson –che riceverà 15 milioni di dollari come liquidazione.
Ma la rivolta riflette problematiche ben più complesse. Le trattative su benefici e compensi si svolgono proprio quando il giornale è alle prese con il problema della fuga di talenti. Una volta inattaccabile, il New York Times deve ora fare fronte alla concorrenza di Bloomberg, ESPN e Huffington Post che provano a strappargli firme di prestigio. Mentre Robinson lascia dopo che da quando ha preso in mano l’azienda nel 2003, il valore del titolo è crollato da 35 a 8 dollari.
2012 potrebbe essere anno di Ipo di internet
Il 2012 potrebbe essere ricordato come l’anno delle Ipo di internet. Sia Facebook che Yelp (sito di recensioni di negozi ed esercizi commerciali scritte dagli utenti) puntano a sbarcare in borsa l’anno prossimo, sfidando il mercato dopo che quest’anno gli investitori hanno perso soldi con le offerte pubbliche d’acquisto di Zynga e Pandora.
Quella di Facebook potrebbe essere la più grande Ipo legata ad un’azienda internet dai tempi di Google ma, stando all’agenzia Bloomberg, almeno altre 13 aziende del settore stanno valutando un eventuale sbarco in borsa nei prossimi dodici mesi. Solo i 18,5 miliardi di dollari raccolti durante le Ipo di internet del 1999, poco prima dello scoppio della bolla dot-com, supererebbero gli 11 miliardi di dollari che gli analisti credono potranno essere raccolti l’anno prossimo.
Quest’anno, 19 Ipo tecnologiche hanno fruttato alle aziende 6,6 miliardi di dollari. Il produttore di videogiochi per social network Zynga, che ha raccolto oltre un miliardo di dollari col suo sbarco in borsa questo mese, ha perso il 2,5% del suo valore; mentre Pandora, che offre un servizio radio via internet, ha ceduto il 14% da quando si è quotata lo scorso 14 giugno. Facebook sta considerando un’Ipo da 10 miliardi di dollari che valuterebbe l’azienda fondata da Mark Zuckerberg a oltre 100 miliardi di dollari.
Nel 2011, tramite Ipo, sono stati raccolti 155,8 miliardi di dollari a fronte dei 252 miliardi di dollari dell’anno precedente. Negli Stati Uniti le Ipo hanno fruttato alle aziende 38,8 miliardi di dollari, in calo del 10 per cento rispetto al 2010; in Asia, sono scese da 176,5 miliardi di dollari a 79,2 miliardi; mentre anche se su base annua la raccolta di capitali è aumentata in Europa, dall’inizio dell’aggravarsi della crisi del debito lo scorso agosto, è crollata del 95 per cento.
Sono italiani i cavi elettrici sotto il fiume Hudson
Di fronte a Manhattan la nave Giulio Verne di Prysmian
La vista da Manhattan
verso il New Jersey di solito non comprende la più grande nave posacavi
del mondo, l'italiana Giulio Verne. Questa settimana invece i turisti
sul lato ovest dell'isola possono vedere, all'altezza della 52esima
Strada, la nave lunga 133 metri ferma sulle acque del fiume Hudson. La
Verne, di proprietà di Prysmian, la ex Pirelli Cavi, è impegnata in un
progetto tutto italiano: la posa di un nuovo cavo elettrico subacqueo
dal quale passeranno 660 megawatt, circa il 5 per cento del consumo di
New York nei momenti di massima domanda.
I cavi, di produzione italiana, sono progettati per restare sommersi decenni senza manutenzione. Il progetto è così importante per la città da essere approdato sulle pagine del New York Times, che dedica alla Verne un articolo a metà tra la spiegazione dei contenuti tecnici del progetto e il colore, anch'esso tutto italiano, della vita a bordo. Il cronista nota con ammirazione che sulla Verne si mangia bene, come gli americani si aspettano dagli italiani: "Pranzo con fettuccine alla bolognese, antipasti, arance e naturalmente espresso" per i settanta uomini dell'equipaggio (a bordo non ci sono donne).
Non solo pasta però sulla nave, che ha lavorato dalla Sardegna all'Australia. I cavi sono dovunque: "Siamo pieni come un uovo", ha detto al Times Sebastiano Aleo, dirigente di Prysmian che supervisiona il progetto.
In totale il costo è di 850 milioni di dollari, pagato da investitori privati sotto l'ombrello di PowerBridge, società che già gestisce il trasporto via cavo subacqueo di energia dal New Jersey a Long Island. Gran parte dell'energia che passerà sul nuovo cavo viene dalla rete che serve il New Jersey e diversi altri stati; è meno costosa di quella prodotta a New York, dove ci sono alcune centrali elettriche a gas, fuori dai circuiti turistici ma dalle ciminiere ben visibili.
I cavi, di produzione italiana, sono progettati per restare sommersi decenni senza manutenzione. Il progetto è così importante per la città da essere approdato sulle pagine del New York Times, che dedica alla Verne un articolo a metà tra la spiegazione dei contenuti tecnici del progetto e il colore, anch'esso tutto italiano, della vita a bordo. Il cronista nota con ammirazione che sulla Verne si mangia bene, come gli americani si aspettano dagli italiani: "Pranzo con fettuccine alla bolognese, antipasti, arance e naturalmente espresso" per i settanta uomini dell'equipaggio (a bordo non ci sono donne).
Non solo pasta però sulla nave, che ha lavorato dalla Sardegna all'Australia. I cavi sono dovunque: "Siamo pieni come un uovo", ha detto al Times Sebastiano Aleo, dirigente di Prysmian che supervisiona il progetto.
In totale il costo è di 850 milioni di dollari, pagato da investitori privati sotto l'ombrello di PowerBridge, società che già gestisce il trasporto via cavo subacqueo di energia dal New Jersey a Long Island. Gran parte dell'energia che passerà sul nuovo cavo viene dalla rete che serve il New Jersey e diversi altri stati; è meno costosa di quella prodotta a New York, dove ci sono alcune centrali elettriche a gas, fuori dai circuiti turistici ma dalle ciminiere ben visibili.
Nokia Morph
Nokia Morph è un concept mostrato in occasione della mostra "Design and The Elastic Mind" al Museum of Modern Art (MOMA) di New York.
Questo prototipo è stato realizzato da Nokia Research Center in
collaborazione con il Cambridge Nanoscience Centre. Lo scopo è di
presentare tutti i possibili utilizzi delle nanotecnologie che Nokia ha
intenzione di inserire nei suoi telefoni entro sette anni. Il prototipo
presenta un componente principale che è una lastra di un materiale
trasparente, dotato di nanotecnologie che gli consentono di essere
deformabile e di memorizzare la forma assunta. A questo si aggiunge un
altro componente che contiene le parti meccaniche del telefono ed è
slegato dal blocco principale: fotocamera, antenna, microfono,
altoparlante ecc.
Caratteristiche:
- Deformabile: come già accennato la parte principale del telefono è una lastra realizzata con fibre che utilizzano lo stesso principio delle ragnatele, conferendo solidità e robustezza ma anche elasticità. Il telefono può così assumere la forma classica di telefono candybar, essere completamente aperto, come un foglio, per avere,ad esempio, una tastiera QWERTY molto ampia oppure un bracciale.
- Energia solare: grazie alla superficie rivestita di "nanoerba" il telefono è in grado di catturare l'energia solare durante il giorno, non necessitando quindi di una batteria.
- Autopulente: la superficie presenta anche una nanostruttura chiamata "Nanoflowers" (Nanofiori) che imita le capacità idrorepellenti di alcuni sistemi osservabili in natura, rendendo così il telefono in grado di far scivolare via lo sporco e le impronte, così come l'acqua.
- Analisi dell'aria: le nanotecnologie consentono anche al telefono di analizzare le tracce chimiche presenti nell'aria, sia per analizzarne le componenti e l'inquinamento, ma anche come nuova forma di interazione, permettendo ad esempio, di riconoscere una pietanza o qualunque altra cosa dall'odore che essa emette.
- Interfaccia aptica: il telefono è in grado di mostrare un'interfaccia in rilievo, variabile a seconda del contesto, in modo che i tasti, le barre ecc, siano realmente tridimensionali.
Bot a ruba, lo spread scende sotto i 500 punti E anche Piazza Affari rialza la testa
11:55 - Il
Tesoro ha collocato Ctz scadenza 2013 riuscendo a strappare un netto
calo dei rendimenti al 4,853% dal 7,814% di fine novembre. Per quanto
riguarda i Bot a 6 mesi, sono stati assegnati tutti i nove miliardi di
titoli messi in asta oggi registrando, oltre al netto ribasso dei tassi
al 3,251%, una buona domanda: il rapporto Bid-to-cover è infatti salito a
1,7 da 1,4 del collocamento di novembre.
L'alta
domanda sui titoli di Stato italiani ha determinato il netto calo dei
rendimenti, addirittura dimezzato per i Bot semestrali, scesi intorno al
3% dopo il 6,504% dell'asta di fine novembre. E risulta in discesa
anche lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi, che si attesta a
quota 482 punti proprio in seguito all'ottimo andamento dell'asta dei
Bot.
Borse: Milano maglia rosa
Il risultato della vendita dei titoli fa bene anche a Piazza Affari, che è in deciso rialzo, con il Ftse Mib a +1,22% e il Ftse All Share a +1,15%. A riprendere quota sono soprattutto i titoli delle banche, con Intesa a +2,8%, Monte dei Paschi e Banca Popolare di Milano a +2,7%, e Unicredit a +0,7%.
Rimangono indietro gli altri mercati europei, con Parigi che sale dello 0,79%, Londra dello 0,64% e Francoforte dello 0,1%.
Borse: Milano maglia rosa
Il risultato della vendita dei titoli fa bene anche a Piazza Affari, che è in deciso rialzo, con il Ftse Mib a +1,22% e il Ftse All Share a +1,15%. A riprendere quota sono soprattutto i titoli delle banche, con Intesa a +2,8%, Monte dei Paschi e Banca Popolare di Milano a +2,7%, e Unicredit a +0,7%.
Rimangono indietro gli altri mercati europei, con Parigi che sale dello 0,79%, Londra dello 0,64% e Francoforte dello 0,1%.
Calcioscommesse, Santoni parla di tre azzurri Il suo legale: "Mai nessun rapporto con loro"
11:40 - "Ho
letto le agenzie di stampa che vorrebbero accreditare l'esistenza di
un'intercettazione ambientale in cui Santoni coinvolgerebbe Buffon,
Fabio Cannavaro e Gattuso. Tengo a precisare che Nicola Santoni non ha
mai conosciuto i predetti calciatori né con gli stessi ha mai avuto
alcun rapporto, nemmeno indirettamente". Lo ha spiegato in una nota
Lorenzo Tomassini, il legale dell'ex preparatore atletico dei portieri
del Ravenna, Nicola Santoni.
"Appena
possibile chiederò l'ascolto di tutte le intercettazioni, telefoniche ed
ambientali - ha detto Tomassini - con la convinzione che la
contestualizzazione dei colloqui, primo tra i quali quello in argomento,
relegherà molti 'scoop' al rango di chiacchiere da bar".
L'intercettazione in questione è del 30 settembre scorso ed è una
conversazione registrata nell'auto di Santoni, tra quest'ultimo e un
conoscente, Maurinho, che in una successiva informativa la polizia
presuppone possa essere identificato in Maurinho Ernandes, di 53 anni.
Santoni: "Tre azzurri scommettono"
Ieri sera erano spuntati i nomi di Gigi Buffon, Fabio Cannavaro e Rino Gattuso nelle carte dell'inchiesta calcioscommesse. In una intercettazione ambientale depositata agli atti - che non ha però trovato alcun riscontro da parte degli investigatori - Nicola Santoni dice: "Buffon gioca 100-200mila euro al mese... Lui, Gattuso... Cannavaro... sono proprio malati".
La conversazione in auto tra Santoni e Maurinho Ernandes
L'intercettazione è del 30 settembre 2011 ed è una conversazione registrata nell'auto di Santoni, finito in carcere nell'inchiesta sul calcioscommesse, tra quest'ultimo e tale Maurinho, che in una successiva informativa la polizia presuppone possa essere identificato in Maurinho Ernandes, nato a Bressanone nel '58. I due parlano di vari aspetti dell'inchiesta sul calcioscommesse e della posizione di Santoni con la giustizia sportiva dopo gli arresti di giugno. Ma soprattutto del ruolo di Doni e di quello dell'Atalanta.
"Se gli dan sei mesi - dice Santoni riferendosi alle condanne sportive per l'ex capitano dell'Atalanta - dai, ne esce in modo diverso... un anno fai il direttore sport... cioè".
"Vero, certo - risponde Maurinho - è diverso... è completamente diverso".
E Santoni aggiunge: "Sì, no... può stare nella società... non penso che... cioè, per tutti insieme, tutti i casini che abbiamo fatto... perché tanto alla fine di casini ne abbiamo fatti tanti, dentro ci sono anche loro, capito?... Quindi, è inutile che lo abbandonino, perché...".
Chiude Maurinho: "Perché non possono!... di casini... non è che adesso questi qua non sanno niente, niente all'oscuro".
Poi il discorso vira prima sul gruppo dei 'bolognesi' (quello che secondo l'accusa è guidato da Giuseppe Signori) - "le cose grosse - dice Santoni - erano questi qua... che facevan girare sti soldi, sti qua di Bologna avevano assegni da cinque, seicentomila euro... lì erano veramente organizzati" - e poi sulla serie A.
Il testo integrale
Santoni: "... un ex calciatore... che sta collaborando con la procura di Napoli, perché il calcio è tutto truccato, è tutto marcio... e quindi... dirà due nomi e verrà fuori... perché poi dopo c'è Buffon che gioca... gioca anche lui... sti qua".
Maurinho: "Buffon anche lui...".
Santoni: "Gioca 100-200mila euro al mese!...no... eeh: lui, Gattuso... Cannavaro... sono proprio malati!... Solo che non si poteva... ugualmente... e (incomprensibile) non gli ha contestato nessuna. Si son fatti il loro mondiale, poi l'han vinto, quindi quello...".
Santoni: "Tre azzurri scommettono"
Ieri sera erano spuntati i nomi di Gigi Buffon, Fabio Cannavaro e Rino Gattuso nelle carte dell'inchiesta calcioscommesse. In una intercettazione ambientale depositata agli atti - che non ha però trovato alcun riscontro da parte degli investigatori - Nicola Santoni dice: "Buffon gioca 100-200mila euro al mese... Lui, Gattuso... Cannavaro... sono proprio malati".
La conversazione in auto tra Santoni e Maurinho Ernandes
L'intercettazione è del 30 settembre 2011 ed è una conversazione registrata nell'auto di Santoni, finito in carcere nell'inchiesta sul calcioscommesse, tra quest'ultimo e tale Maurinho, che in una successiva informativa la polizia presuppone possa essere identificato in Maurinho Ernandes, nato a Bressanone nel '58. I due parlano di vari aspetti dell'inchiesta sul calcioscommesse e della posizione di Santoni con la giustizia sportiva dopo gli arresti di giugno. Ma soprattutto del ruolo di Doni e di quello dell'Atalanta.
"Se gli dan sei mesi - dice Santoni riferendosi alle condanne sportive per l'ex capitano dell'Atalanta - dai, ne esce in modo diverso... un anno fai il direttore sport... cioè".
"Vero, certo - risponde Maurinho - è diverso... è completamente diverso".
E Santoni aggiunge: "Sì, no... può stare nella società... non penso che... cioè, per tutti insieme, tutti i casini che abbiamo fatto... perché tanto alla fine di casini ne abbiamo fatti tanti, dentro ci sono anche loro, capito?... Quindi, è inutile che lo abbandonino, perché...".
Chiude Maurinho: "Perché non possono!... di casini... non è che adesso questi qua non sanno niente, niente all'oscuro".
Poi il discorso vira prima sul gruppo dei 'bolognesi' (quello che secondo l'accusa è guidato da Giuseppe Signori) - "le cose grosse - dice Santoni - erano questi qua... che facevan girare sti soldi, sti qua di Bologna avevano assegni da cinque, seicentomila euro... lì erano veramente organizzati" - e poi sulla serie A.
Il testo integrale
Santoni: "... un ex calciatore... che sta collaborando con la procura di Napoli, perché il calcio è tutto truccato, è tutto marcio... e quindi... dirà due nomi e verrà fuori... perché poi dopo c'è Buffon che gioca... gioca anche lui... sti qua".
Maurinho: "Buffon anche lui...".
Santoni: "Gioca 100-200mila euro al mese!...no... eeh: lui, Gattuso... Cannavaro... sono proprio malati!... Solo che non si poteva... ugualmente... e (incomprensibile) non gli ha contestato nessuna. Si son fatti il loro mondiale, poi l'han vinto, quindi quello...".
Capodanno, Confesercenti: "Italiani a casa"
10:30 -
Capodanno azzoppato da crisi e tasse. Secondo i dati dell'indagine
Confesercenti-SWG, quest'anno San Silvestro sarà occasione per tagliare
le spese: l'86% degli italiani celebrerà il nuovo anno a casa,
rinunciando alle consuete gite. Sono 3 milioni in più rispetto al 2010
(+7%), dato più alto negli ultimi cinque anni: nel 2007, allo scoppio
della crisi, rimasero fra le mura domestiche l'83% delle persone, il 4%
in meno di questo Capodanno.
Il taglio
comincerà dal veglione: in totale gli italiani spenderanno 2,4 miliardi
per celebrare il nuovo anno, ben 328 milioni in meno del 2010. Circa 6
italiani su 10 spenderanno meno di 75 euro ciascuno, trascinando la
spesa media a quota 92 euro, il 12% in meno dello scorso anno. Anche
questo è un record: dal 2003 a oggi non era mai stata così bassa.
Crollano dal 7% al 2% invece gli italiani che sceglieranno di cenare al
ristorante e diminuiscono anche le persone che vogliono festeggiare la
fine dell'anno in discoteca. Nel 2010 erano il 2%, quest'anno la metà.
Rimangono stabili al 4% coloro che non faranno alcun festeggiamento per
Capodanno perché in difficoltà economica.
Si riduce la quota di cittadini italiani che mette in conto una vacanza tra il 22 dicembre e il 6 gennaio del 2012: si passa dal 21% del 2010 al 17% di quest'anno. Nello specifico, partiranno per Capodanno solo il 6% degli intervistati, contro il 10% dello scorso anno. Scende dal 5% al 4% la percentuale di italiani che andranno in vacanza in Italia, mentre raddoppia, dall'1% al 2%, la quota di chi sceglie come destinazione l'Europa.
A rinunciare alla vacanza sono specialmente le fasce professionali più basse e le famiglie più numerose, un dato che può essere facilmente interpretato nel momento in cui si identifica come principale motivo di rinuncia alla vacanza la difficoltà finanziaria, probabilmente collegata alla congiuntura economica negativa che ha caratterizzato l'Italia negli ultimi anni. Al calo dei viaggi consegue la diminuzione delle prenotazioni, stimata tra il 23% e il 28%, con una flessione sia per il lungo raggio che per il medio.
Si riduce la quota di cittadini italiani che mette in conto una vacanza tra il 22 dicembre e il 6 gennaio del 2012: si passa dal 21% del 2010 al 17% di quest'anno. Nello specifico, partiranno per Capodanno solo il 6% degli intervistati, contro il 10% dello scorso anno. Scende dal 5% al 4% la percentuale di italiani che andranno in vacanza in Italia, mentre raddoppia, dall'1% al 2%, la quota di chi sceglie come destinazione l'Europa.
A rinunciare alla vacanza sono specialmente le fasce professionali più basse e le famiglie più numerose, un dato che può essere facilmente interpretato nel momento in cui si identifica come principale motivo di rinuncia alla vacanza la difficoltà finanziaria, probabilmente collegata alla congiuntura economica negativa che ha caratterizzato l'Italia negli ultimi anni. Al calo dei viaggi consegue la diminuzione delle prenotazioni, stimata tra il 23% e il 28%, con una flessione sia per il lungo raggio che per il medio.
martedì 27 dicembre 2011
Apple multata per 900.000 euro dall’antitrust!
Ne avevamo già parlato in passato, ed è stato argomento di discussione accesa in diversi forum: la Apple garantisce soltanto un anno di garanzia del produttore,
il che va bene quando i prodotti non sono venduti direttamente
dall’azienda di Cupertino, ed il secondo anno ricade sul venditore. Ma
quando la Apple stessa assume il ruolo di venditore, deve garantire 2
anni di garanzia come previsto dalle leggi italiane.
Ecco il comunicato dell’ANSA:
Sanzioni per 900.000 euro a carico di Apple, responsabile di pratiche commerciali scorrette a danno dei consumatori. Le ha decise l’Antitrust al termine di un’istruttoria che ha provato sia la non piena applicazione ai consumatori da parte delle società di Apple operanti in Italia della garanzia legale biennale a carico del venditore, sia le informazioni poco chiare sulla copertura dei servizi di assistenza aggiuntiva a pagamento offerti da Apple ai consumatori. Lo rende noto l’Autorità.
Ecco in dettaglio le due distinte pratiche commerciali scorrette:
Ecco il comunicato dell’ANSA:
Sanzioni per 900.000 euro a carico di Apple, responsabile di pratiche commerciali scorrette a danno dei consumatori. Le ha decise l’Antitrust al termine di un’istruttoria che ha provato sia la non piena applicazione ai consumatori da parte delle società di Apple operanti in Italia della garanzia legale biennale a carico del venditore, sia le informazioni poco chiare sulla copertura dei servizi di assistenza aggiuntiva a pagamento offerti da Apple ai consumatori. Lo rende noto l’Autorità.
Ecco in dettaglio le due distinte pratiche commerciali scorrette:
"presso i propri punti vendita e/o sui siti internet apple.com e
store.apple.com, sia al momento dell’acquisto che al momento della
richiesta di assistenza,non informavano in modo adeguato i consumatori
sui diritti di assistenza gratuita biennale previsti dal Codice del
Consumo, ostacolando l’esercizio degli stessi e limitandosi a
riconoscere la garanzia convenzionale del produttore di 1 anno;
- le informazioni date su natura, contenuto e durata dei servizi di assistenza aggiuntivi a pagamentoAppleCare Protection Plan, unite ai mancati chiarimenti sull’esistenza della garanzia legale biennale, erano tali da indurre i consumatori a sottoscrivere un contratto aggiuntivo quando la ‘copertura’ del servizio a pagamento si sovrappone in parte alla garanzia legale gratuita prevista dal Codice del Consumo."
- le informazioni date su natura, contenuto e durata dei servizi di assistenza aggiuntivi a pagamentoAppleCare Protection Plan, unite ai mancati chiarimenti sull’esistenza della garanzia legale biennale, erano tali da indurre i consumatori a sottoscrivere un contratto aggiuntivo quando la ‘copertura’ del servizio a pagamento si sovrappone in parte alla garanzia legale gratuita prevista dal Codice del Consumo."
Le sanzioni sono pari a 400mila euro per la prima pratica e 500mila per
la seconda pratica. Inoltre entro 90 giorni Apple dovrà rivedere le sue
condizioni di vendita.
Gli hacker come Robin Hood: rubano a un think thank per regalare alle Ong
Sotto attacco l'americana Stratfor, rubati 4.000 numeri di carte di credito. Accusato Anonymous, che nega
Rubare ai ricchi per
dare ai poveri, un po' hacker e un po' Robin Hood. Sembra una storia
cinematografica perfetta per Natale, ma è successo davvero: alcuni
pirati informatici sono riusciti a impossessarsi di migliaia di numeri
di carte di credito e informazioni personali di clienti americani del
think thank Stratfor, per sottrarre denaro da regalare a varie
organizzazioni non governative e ai più bisognosi per Natale. Sono stati
violati 4.000 conti e, secondo alcune fonti, l'obiettivo era rubare
circa un milione di dollari.
In un primo momento, dell'azione era stato considerato responsabile Anonymous, il gruppo di attivisti che sostiene le proteste di Occupy Wall Street, visto che la rivendicazione dell'attacco era stata pubblilcata sull'account di twitter @YourAnonNews, che sarebbe legato al gruppo.
Ma Anonymous ha negato con un comunicato qualunque coinvolgimento:
In un primo momento, dell'azione era stato considerato responsabile Anonymous, il gruppo di attivisti che sostiene le proteste di Occupy Wall Street, visto che la rivendicazione dell'attacco era stata pubblilcata sull'account di twitter @YourAnonNews, che sarebbe legato al gruppo.
Ma Anonymous ha negato con un comunicato qualunque coinvolgimento:
"l'attacco a Stratfor non è opera di Anonymous. Stratfor è un'agenzia di intelligence open source, pubblica ogni giorno rapporti basati su dati raccolti da Internet. Gli hacker che dicono di fare parte di Anonymous distorcono questa verità per portare avanti un loro programma segreto e qualcuno ha abboccato. Gli analisti di Stratfor sono considerati estremamente imparziali. Anonymous non attacca fonti di notizie".Stratfor fornisce analisi politiche, economiche e militari a una serie di clienti, tra cui figurano tra gli altri l'Esercito e l'Aeronautica militare americana e il dipartimento di polizia di Miami, numerose banche, studi legali, agenzie del settore della difesa e colossi tecnologici come Apple e Microsoft. Stratfor fa pagare ai propri clienti cifre stabilite per i rapporti, diffusi via web, e-mail e video: per questo motivo è in possesso dei numeri di carta di credito di cui si sono impossessati gli hacker.
Cuba in attesa del Papa, Raul Castro: presto l'indulto a 2.900 detenuti
Natale con novità di rilievo su più fronti, a Cuba. Raul Castro ha
annunciato che "nei prossimi giorni" sarà concesso l'indulto a 2.900
detenuti, in vista della visita, in marzo, del Papa. Il presidente ha
invece rinviato l'annuncio della riforma della legge sull'emigrazione,
da tempo preannunciata, che permetterebbe ai cubani di entrare e uscire
dal paese senza restrizioni.
Sul quotidiano Granma però è uscito oggi un altro annuncio di innovazioni economiche: dal primo gennaio in sei province su 15 anche altri artigiani (dopo barbieri e parrucchieri), "falegnami, tappezzieri, fotografi e calzolai", saranno trasformati da dipendenti statali in lavoratori autonomi con partita Iva, con la possibilità di prendere in affitto i locali governativi nei quali oggi lavorano.
Castro è intervenuto venerdì in Parlamento, la 'Asamblea del Poder Popular' dell'Avana, e si è soffermato su diversi aspetti della vita politica ed economica del paese.
In particolare, ha annunciato l'uscita dalle carceri di 2.900 prigionieri, un numero quasi dieci volte superiore rispetto ai 299 liberati nel 1998, quando L'Avana prese una decisione identica in occasione della visita di Giovanni Paolo II.
"Il popolo e il governo accoglieranno il pontefice con affetto e rispetto", ha assicurato il capo dello Stato,
sottolineando che la misura adottata è dovuta anche "alle numerose richieste dei familiari e delle istituzioni
religiose".
Tra coloro che godranno dell'indulto ci sono malati, anziani, donne e giovani "che potranno reinserirsi nella societa". Nonché 86 stranieri di 25 Paesi ("Se i loro governi li vorranno"). Ma non Alan Gross, americano di 62 anni, arrestato nel 2009 con l'accusa di aver tentato di introdurre materiale per Internet nell'isola. I suoi familiari, delusi, hanno assicurato che Gross "ha perso 45 chili ed è depresso", mentre Washington ha manifestato la sua "profonda delusione" per la mancata liberazione.
Castro, per contro, non ha annunciato, come segnalavano invece indiscrezioni in circolazione da tempo, l'attesa riforma migratoria. "Non pochi la ritengono urgente, dimenticandosi le circostanze eccezionali in cui vive Cuba", ha avvertito il fratello e successore del lider maximo Fidel Castro, ricordando "la politica dell'ingerenza e della sovversione attuata dall'amministrazione Usa".
Sia tra la dissidenza interna sia tra i tanti cubani che vivono all'estero (circa 2 milioni, in gran parte negli Usa) il rinvio, o forse la frenata, di Castro ha comunque provocato grande delusione, come testimoniano i messaggi circolati sulle reti sociali. Dal trionfo della 'revolucion' nel 1959, il 'dossier' migrazione è sempre rimasto sotto i riflettori oltre che al centro delle mille dispute tra Washington e L'Avana.
È infatti da oltre mezzo secolo che molti cubani sognano di poter lasciare l'isola senza scontrarsi con una serie infinita di ostacoli, in particolare della burocrazia. Magari anche solo per andare a trovare i parenti all'estero, in gran parte in Florida.
Le novità della 'reformà in programma sono in sostanza tre: annullamento dell'obbligo di visto d'uscita per i cubani residenti nell'isola, di quello d'entrata per quelli che vivono all'estero ed eliminazione della cosiddetta condizione di 'emigrante definitivò, che colpisce chi non rientra a Cuba dopo essere rimasto all'estero più degli 11 mesi previsti e permessi.
Troppo presto, per ora, capire se l'arrivo di Benedetto XVI spianerà nei prossimi mesi la strada alla 'reforma migratorià.
Sul quotidiano Granma però è uscito oggi un altro annuncio di innovazioni economiche: dal primo gennaio in sei province su 15 anche altri artigiani (dopo barbieri e parrucchieri), "falegnami, tappezzieri, fotografi e calzolai", saranno trasformati da dipendenti statali in lavoratori autonomi con partita Iva, con la possibilità di prendere in affitto i locali governativi nei quali oggi lavorano.
Castro è intervenuto venerdì in Parlamento, la 'Asamblea del Poder Popular' dell'Avana, e si è soffermato su diversi aspetti della vita politica ed economica del paese.
In particolare, ha annunciato l'uscita dalle carceri di 2.900 prigionieri, un numero quasi dieci volte superiore rispetto ai 299 liberati nel 1998, quando L'Avana prese una decisione identica in occasione della visita di Giovanni Paolo II.
"Il popolo e il governo accoglieranno il pontefice con affetto e rispetto", ha assicurato il capo dello Stato,
sottolineando che la misura adottata è dovuta anche "alle numerose richieste dei familiari e delle istituzioni
religiose".
Tra coloro che godranno dell'indulto ci sono malati, anziani, donne e giovani "che potranno reinserirsi nella societa". Nonché 86 stranieri di 25 Paesi ("Se i loro governi li vorranno"). Ma non Alan Gross, americano di 62 anni, arrestato nel 2009 con l'accusa di aver tentato di introdurre materiale per Internet nell'isola. I suoi familiari, delusi, hanno assicurato che Gross "ha perso 45 chili ed è depresso", mentre Washington ha manifestato la sua "profonda delusione" per la mancata liberazione.
Castro, per contro, non ha annunciato, come segnalavano invece indiscrezioni in circolazione da tempo, l'attesa riforma migratoria. "Non pochi la ritengono urgente, dimenticandosi le circostanze eccezionali in cui vive Cuba", ha avvertito il fratello e successore del lider maximo Fidel Castro, ricordando "la politica dell'ingerenza e della sovversione attuata dall'amministrazione Usa".
Sia tra la dissidenza interna sia tra i tanti cubani che vivono all'estero (circa 2 milioni, in gran parte negli Usa) il rinvio, o forse la frenata, di Castro ha comunque provocato grande delusione, come testimoniano i messaggi circolati sulle reti sociali. Dal trionfo della 'revolucion' nel 1959, il 'dossier' migrazione è sempre rimasto sotto i riflettori oltre che al centro delle mille dispute tra Washington e L'Avana.
È infatti da oltre mezzo secolo che molti cubani sognano di poter lasciare l'isola senza scontrarsi con una serie infinita di ostacoli, in particolare della burocrazia. Magari anche solo per andare a trovare i parenti all'estero, in gran parte in Florida.
Le novità della 'reformà in programma sono in sostanza tre: annullamento dell'obbligo di visto d'uscita per i cubani residenti nell'isola, di quello d'entrata per quelli che vivono all'estero ed eliminazione della cosiddetta condizione di 'emigrante definitivò, che colpisce chi non rientra a Cuba dopo essere rimasto all'estero più degli 11 mesi previsti e permessi.
Troppo presto, per ora, capire se l'arrivo di Benedetto XVI spianerà nei prossimi mesi la strada alla 'reforma migratorià.
Usa, la Cnn è scatenata: dopo Paul impallina Gingrich Mentì sul primo divorzio
L'emittente tv pubblica i documenti ufficiali sul divorzio tra l'ex speaker della Camera e la prima moglie: contrariamente a quanto lui ha sempre sostenuto fu lui a chiederlo, subito dopo che la moglie era stata operata per un tumore.
La tv americana Cnn è la vera protagonista in questi giorni di campagna elettorale in attesa dell'inizio delle primarie (3 gennaio in Iowa): dopo aver creato non poco imbarazzo a Ron Paul, per via di alcune newsletter spedite a suo nome (ma lui smentisce di averne ispirato e condiviso il contenuto), stavolta inchioda Newt Gingrich.
E lo fa su un argomento che, di certo, produrrà un bello scossone nel gradimento del politico da parte non solo degli elettori repubblicani, ma dell'opinione pubblica in generale. Fu Gingrich a chiedere il divorzio alla sua prima moglie, nel 1980, il giorno dopo che la donna subì un'operazione per un tumore. Il "problema" è che l'ex Speaker della Camera ha sempre sostenuto il contrario...L'emittente tv "all news" pubblica sul suo sito i documenti giudiziari ufficiali che provano come, in questi anni, il politico repubblicano abbia pervicacemente mentito su una vicenda personale così importante. Una mancanza grave, che potrebbe costargli cara, molto cara, tenuto conto che nella lunga corsa per la Casa Bianca avere "scheletri nell'armadio" è pericoloso: prima o poi saltano fuori. E negli Stati Uniti mentire sulla propria vita privata è una delle cose considerati più gravi in assoluto. In passato più di un candidato ha visto interrompersi anzitempo la propria corsa perché, all'improvviso, era "spuntata fuori" un'amante (vedi Gary Hart e, di recente, Herman Cain). E chi non ricorda il presidente Bill Clinton, che subì un imbarazzante impeachment con l'accusa di aver mentito e ostacolato la giustizia in merito alla sua relazione sessuale con la stagista Monica Lewinsky.
Sinora la tesi sostenuta dallo staff di Gingrich era quella esposta da una sua figlia, Jackie, che all'epoca dei fatti aveva 13 anni. "Nel 1980, quando i miei genitori divorziarono formalmente - scrisse la figlia in passato - in realtà erano già separati da tempo. E fu mia madre a chiedere il divorzio".
Nelle carte pubblicate dalla Cnn si legge invece che fu la moglie a chiedere al giudice di respingere la richiesta avanzata dal marito, spiegando che avrebbe preferito trovare un accordo per il bene delle due figlie all'epoca minori. Secondo il portavoce del candidato, R.C. Hammer, è vero che la domanda formale fu presentata da Gingrich, ma fu la donna ad aver chiesto il divorzio per prima (ovviamente non ci sono prove). La figlia Jackie per roa rifiuta di essere intervistata dalla Cnn. Un suo amico ha detto che è molto preoccupata e di non voler danneggiare l'immagine dei suoi figli e dei suoi nipoti. Gli elettori repubblicani si fideranno ancora di un candidato che ha mentito in modo così palese su una vicenda così delicata e importante? Sono questi i valori tanto cari alla destra americana, in primis quelli della famiglia, su cui Gingrich dice di voler puntare? Di certo chi ha fatto uscire la notizia, con una tempistica eccezionale visto che le primarie non sono ancora iniziate, non ha neanche dovuto faticare più di tanto...
Arrestato il fratello del Negro capo storico della Magliana
In manette per spaccio di droga Augusto Giuseppucci, fratello di Franco, uno dei leader storici della Banda della Magliana ucciso nel 1980 in piazza San Cosimato
Tra i componenti della Banda della Magliana era conosciuto come il fratello del "Negro". Ieri sera i carabinieri della stazione Roma Monteverde Nuovo hanno arrestato Augusto Giuseppucci, 57enne romano e fratello del più "celebre" Franco, uno dei leader storici della Banda della Magliana ucciso nel 1980 in piazza San Cosimato, a Trastevere, in una faida tra malavitosi romani.
Giuseppucci è accusato di detenzione ai fini di spaccio di droga e violazione degli obblighi della sorveglianza speciale.Ieri sera i militari erano arrivati all'abitazione di Augusto Giuseppucci nella serata di ieri, quando una telefonata giunta al 112 aveva segnalato una lite in famiglia. Secondo le prime ricostruzioni dei fatti, il 57enne sarebbe stato sorpreso in possesso di decine di dosi di hashish e di un bilancino di precisione. Per questi motivi è subito scattato l'arresto con le accuse di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e violazione degli obblighi della sorveglianza speciale a cui era sottoposto per pregressi reati.
Fino al 2008 Giuseppucci aveva fatto parte del gruppo di malavitosi passato alla ribalta delle cronache locali romane come "i sette uomini d'oro". I componenti della banda, travestiti quasi sempre da postini, misero a segno alcune delle rapine più efferate dell'epoca ai danni di banche della Capitale. Non solo. Nel 2005 Giuseppucci è stato poi arrestato per stupefacenti insieme ad altre 22 persone, tra cui alcuni ultras, altri due ex affiliati della Banda della Magliana, un ex avvocato molisano radiato dall'ordine e un 60enne considerato dagli inquirenti uno dei "referenti romani" di Pippo Calò.
lunedì 26 dicembre 2011
Green Bay dice addio alla perfect season, i Packers perdono il primo incontro stagionale contro i Kansas City Chiefs. San Francisco 49ers più forte anche del blackout nel Monday Night. Indianapolis trova il primo sucesso stagionale con i Tennesee Titans
Nemmeno il blackout blocca la marcia dei San Francisco 49ers. I californiani hanno ottenuto l’undicesima vittoria stagionale asfaltando i Pittsburgh Steelers (20-3) in una partita contrassegnata da due blackout che hanno lasciato al buio lo stadio di Candlestick Park per svariati minuti. Il primo episodio si è verificato prima del kickoff, ritardato di una ventina di minuti. Il secondo, invece, è avvenuto durante il secondo periodo di gioco. Dopo un primo tempo equilibrato (6-3, San Francisco) i Niners accelleranno nella ripresa e chiudono la pratica con i touchdown del tight end Vernon Davis nel terzo quarto e del running back Frank Gore nell’ultima frazione di gioco. Con questo i 49ers, già certi della partecipazione ai playoff così come gli Steelers, restano appaiati ai New Orleans Saints e chi sarà seconda testa di serie nella Nfc si deciderà nelle prossime due partite, le ultime della regular season.
PACKERS PRIMO KO, COLTS PRIMO HURRA’ – I sogni di perfect season dei Green Bay Packers si interrompono a Kansas City dove i Chiefs infliggono il primo stop della stagione ai ‘gold and green’ che non perdevano dal 19 dicembre 2010. Male il quarterback dei Packers e, favorito per il titolo della Mvp, Aaron Rodgers, forse con la testa già alla post season, che non riesce a far segnare al suo attacco neanche un punto nel primo tempo. I Chiefs, che erano reduci da cinque sconfitte nelle ultime sei gare ed hanno cambiato il coach in settimana sostituendo Todd Haley con Romeo Crennel, segnano 12 punti da field goal con il kicker Succop e con un touchdown di Battle si aggiudicano la vittoria per 19-14.
Successi anche per Carolina a Houston (28-13) e per i Miami Dolphins sui Buffalo Bills (30-23) mentre rompe il sortilegio e trova il primo hurrà stagionale Indianapolis che, dopo 13 sconfitte consecutive, riesce a rendere meno umiliante la stagione vincendo contro gli irriconoscibili Tennessee Titans. Vittorie esterne per Dallas Cowboys, Seahawks, New England Patriots, Cincinnati Bengals e Detroit Lions mentre successo casalingo per I Cardinals (che battono all’overtime I Cleveland Browns) e i Philadelphia Eagles che asfaltano i New York Jets 45-19.
domenica 25 dicembre 2011
Ecco le 15 più belle immagini dell'Universo ottenute nel 2011
Trovare le più belle immagini dell'Universo ottenute nel 2011 è una bella impresa. Non perché siano rare, al contrario, sono tantissime quelle che meriterebbero di entrare nella selezione, per forza limitata.
I satelliti astronomici in orbita sono infatti tanti, così come gli Osservatori professionali a terra di grandi dimensioni e capacità; val la pena ricordare che quelli Europei in Cile sono al top della classifica, sia per dimensioni che per l'eccezionale livello tecnologico raggiunto dal vecchio Continente.
I satelliti astronomici in orbita sono infatti tanti, così come gli Osservatori professionali a terra di grandi dimensioni e capacità; val la pena ricordare che quelli Europei in Cile sono al top della classifica, sia per dimensioni che per l'eccezionale livello tecnologico raggiunto dal vecchio Continente.
Tutte le principali Agenzie e Istituzioni del ramo curano poi molto, da 20 anni a questa parte, anche l'aspetto "bellezza" dei dati astronomici, che per la maggior parte sono appunto immagini. Un primo e meritato riscontro per il pubblico del finanziamento pubblico che in tutto il mondo fa funzionare la ricerca di base in fisica, come appunto l'astronomia è oggi.
Ma la "bellezza", e l'appeal, delle scene dal cielo profondo che abbiamo tentato di mettere in una immaginaria sequenza non ci deve far dimenticare che il fine ultimo della ricerca in questo campo, e il vero dividendo pagato al cittadino, è l'ampliamento della conoscenza della natura, che ricade poi nella nostra vita, anche quella di tutti i giorni.
L'elenco è stato fatto più volte e quindi ricordiamo solo che per studiare i raggi X provenienti dalle stelle si sono sviluppati sistemi che ora permettono l'uso di una quantità molto minore di questi potenti, ma anche nocivi, raggi nelle indagini diagnostiche. Le tecniche sempre più raffinate di utilizzo delle ottiche in astronomia è ricaduto su tecnologie eccellenti per lenti da vista e corneali, permettendo una precisione mai ottenuta prima. Certo guardiamole ora perché sono belle, e anche un po' "magiche", perché ci portano lì dove non potremo mai andare, e che comunque è il vero "ambiente" in cui la piccolissima e fragile navicella in cui siamo galleggia.
Dal cloud alla consumerizzazione dell'IT: ecco l'hi-tech del 2012
Poche rivoluzioni in vista, anzi praticamente nessuna. I prossimi dodici mesi in campo tecnologico non dovrebbero regalare, limitatamente al mondo dell’informatica tout court e delle soluzioni aziendali, particolari novità. Casomai la conferma di alcune tendenze ormai assunte allo status di vere e proprie priorità da parte di Chief information officer, responsabili It e altre figure di primo livello (marketing e area finance in testa) in seno alle imprese.
Molto esplicito, in quest’ottica, il parere di Daryl Plummer, managing vice president e fellow di Gartner, secondo cui la maturazione di fenomeni quali la consumerizzazione e il cloud computing sposteranno parte dei budget – oltre il 7% della spesa a livello enterprise entro il 2015, per la maggior parte delle grandi organizzazioni - e delle responsabilità di investimento in tecnologie fuori dal controllo dei dipartimenti It per affidarlo altre figure del management. Tendenza che si traduce in un nuovo grande cambiamento per la figura dei Cio, chiamati più che mai a vivere in prima persona le logiche del business e dei nuovi modelli di relazione imposti dall’era digitale.
Molto esplicito, in quest’ottica, il parere di Daryl Plummer, managing vice president e fellow di Gartner, secondo cui la maturazione di fenomeni quali la consumerizzazione e il cloud computing sposteranno parte dei budget – oltre il 7% della spesa a livello enterprise entro il 2015, per la maggior parte delle grandi organizzazioni - e delle responsabilità di investimento in tecnologie fuori dal controllo dei dipartimenti It per affidarlo altre figure del management. Tendenza che si traduce in un nuovo grande cambiamento per la figura dei Cio, chiamati più che mai a vivere in prima persona le logiche del business e dei nuovi modelli di relazione imposti dall’era digitale.
Un mercato da 1,8 trilioni di dollari
Gli analisti di Idc, attraverso le consuete Predictions, identificano in tal senso quattro principali filoni: cloud computing, social networking, soluzioni mobili (smartphone e media tablet ovviamente compresi) e le cosiddette “Big Data analytics”, e cioè le soluzioni (hardware e software) deputate a gestire i crescenti volumi di dati (soprattutto non strutturati) che circolano in azienda. Dal punto di vista del business, il dato cui fare riferimento è il seguente: la spesa in questi segmenti crescerà complessivamente del 18% e la loro incidenza sul totale dei nuovi investimenti in tecnologie potrebbe raggiungere almeno l’80% da oggi al 2020. Il mercato It nel suo complesso aumenterà invece nel 2012 “solo” del 6,9%, per un giro d’affari stimabile nell’ordine degli 1,8 trilioni (migliaia di miliardi) di dollari.
E da Idc è arrivato anche un altro chiaro imput. I grandi vendor tecnologici dei Paesi emergenti, e i nomi in evidenza sono per esempio quelli di Huawei, Zte e China Telecom, avranno un approccio molto aggressivo sui mercati gia sviluppati, a cominciare dal bacino di utenza in assoluto più numeroso, quello degli Stati Uniti.
Gli analisti di Idc, attraverso le consuete Predictions, identificano in tal senso quattro principali filoni: cloud computing, social networking, soluzioni mobili (smartphone e media tablet ovviamente compresi) e le cosiddette “Big Data analytics”, e cioè le soluzioni (hardware e software) deputate a gestire i crescenti volumi di dati (soprattutto non strutturati) che circolano in azienda. Dal punto di vista del business, il dato cui fare riferimento è il seguente: la spesa in questi segmenti crescerà complessivamente del 18% e la loro incidenza sul totale dei nuovi investimenti in tecnologie potrebbe raggiungere almeno l’80% da oggi al 2020. Il mercato It nel suo complesso aumenterà invece nel 2012 “solo” del 6,9%, per un giro d’affari stimabile nell’ordine degli 1,8 trilioni (migliaia di miliardi) di dollari.
E da Idc è arrivato anche un altro chiaro imput. I grandi vendor tecnologici dei Paesi emergenti, e i nomi in evidenza sono per esempio quelli di Huawei, Zte e China Telecom, avranno un approccio molto aggressivo sui mercati gia sviluppati, a cominciare dal bacino di utenza in assoluto più numeroso, quello degli Stati Uniti.
Smartphone e tablet al sorpasso sui pc
Il 2012, sempre secondo la società di ricerca americana, sarà un anno molto importante per un “avvenimento” da tempo atteso, e cioè il sorpasso dei dispositivi mobili a danno dei tradizionali pc, sia in termini di volumi che di valore. Le applicazioni mobili, altra faccia della rivoluzione senza fili che sta cambiando gli stili di vita e di lavoro, toccheranno quota 85 miliardi di download, generando un fatturato superiore a quello dei mainframe. Di contorno l’80% delle nuove applicazioni commerciali di taglio enterprise sarà implementato attraverso piattaforme cloud e il 15% sarà basato sullo standard Html5.
Il 2012, sempre secondo la società di ricerca americana, sarà un anno molto importante per un “avvenimento” da tempo atteso, e cioè il sorpasso dei dispositivi mobili a danno dei tradizionali pc, sia in termini di volumi che di valore. Le applicazioni mobili, altra faccia della rivoluzione senza fili che sta cambiando gli stili di vita e di lavoro, toccheranno quota 85 miliardi di download, generando un fatturato superiore a quello dei mainframe. Di contorno l’80% delle nuove applicazioni commerciali di taglio enterprise sarà implementato attraverso piattaforme cloud e il 15% sarà basato sullo standard Html5.
Russia, 100 mila in piazza a Mosca contro Putin
Maxi manifestazione: la più grande degli ultimi 20 anni
Gli attivisti denunciano brogli alle elezioni legislative del 4 dicembre. Difficile dare una stima attendibile ma sicuramente i dimostranti sembrano essere molto più numerosi dei 50 mila circa scesi in piazza Polotnaia il 10 dicembre scorsi.
Mosca, 24 dicembre 2011 - Maxi manifestazione oggi a Mosca per protestare contro Putin e i presunti brogli elettorali alle elezioni legislative del 4 dicembre. Piazza Sacharov è piena di gente, giovani e meno giovani, affluiti fin dalla prima mattina con numerosi manifesti e bandiere. E mai si era vista negli ultimi vent’anni una protesta così significativa per partecipazione.
Secondo gli organizzatori sono 120 mila le persone che partecipano alla protesta. Difficile dare una stima attendibile ma sicuramente i dimostranti sembrano essere molto più numerosi dei 50 mila circa scesi in piazza Polotnaia il 10 dicembre scorso.
"Buon anno nuovo senza Putin", ha scandito Boris Nemtzov, politico e autore di un libro contro il primo ministro e candidato alle elezioni presidenziali del prossimo 4 marzo. Qualcuno reggeva dei palloncini bianchi e arancioni. Qualcun altro, evidentemente, offeso dalla battuta dello stesso Putin in merito al simbolo della protesta - il nastro bianco paragonato dal premier a dei profilattici - aveva gonfiato dei condom con la scritta 'Botox inside'. Una risposta al capo del governo con allusione alle chiacchiere relative a un suo recente lifting.
Wall Street positiva, Milano chiude in lieve rialzo. Spread a quota 500
Chiusura sui massimi di seduta per gli indici americani: lo S&P ha guadagnato lo 0,9%, il Dow Jones l'1,02% e il Nasdaq lo 0,74%. I listini d'oltreoceano hanno beneficiato dei buoni dati macro.
Usa, vendita di nuove case meglio delle attese
Le vendite di nuove case negli Usa sono salite a 315mila unità annualizzate nel mese di novembre, oltre le 313mila attese dagli analisti; il dato è il migliore da aprile. Lo riferisce il Dipartimento del Commercio. Il dato di ottobre è stato rivisto al rialzo a quota 310mila unità, contro le 307mila della precedente lettura.
Usa, bene gli ordini di beni durevoli
A novembre, gli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti sono saliti del 3,8% a 206,99 miliardi di dollari rispetto al mese precedente, facendo meglio delle attese del mercato che scommettevano su un progresso del 3%. L'incremento è stato guidato dalla domanda del settore dell'aeronautica civile (+73%), che ha compensato la flessione di altri beni come computer e componenti elettrici. Gli ordini per i beni durevoli, esclusi i trasporti, sono saliti dello 0,3% mentre escludendo la Difesa il progresso è del 3,7%. Inferiori alle attese invece i dati sui redditi dei lavoratori americani e le spese per i consumi personali, cresciuti entrambi dello 0,1% nel mese di novembre. Gli analisti che si attendevano un rialzo dello 0,2% per entrambe le componenti. Nel mese il tasso di risparmio è sceso al 3,5% dal 3,6% del mese precedente.
Europa positiva
Chiusura in territorio positivo per le principali Borse europee nell'ultima seduta prima della pausa natalizia. A Milano, il Ftse-Mib ha concluso le contrattazioni guadagnando lo 0,31%. Più toniche le altre piazze continentali: il Dax tedesco ha chiuso in progresso dello 0,46%, il Cac francese dello 0,99%, l'Ibex spagnolo dello 0,94%.
Focus Piazza Affari
A Piazza Affari, tra scambi ridotti, spiccano nel bene e nel male i titoli su cui sono aperte delle partite. A2A, miglior titolo del listino principale, ha chiuso in rialzo del 2,36%, ottimista sulla possibilità che questa volta si concluda l'intesa sul riassetto di Edison, che ha messo a segno un rialzo del 4,2% a 83 centesimi per lo stesso motivo, nonostante Fitch abbia tagliato il rating a lungo termine da "BBB-" a "BB-", portandolo al livello di «spazzatura» e mantenendolo «sotto osservazione» proprio per il prolungarsi dei negoziati sul suo futuro. Si è invece sgonfiata (+0,79%) la corsa di giornata su FonSai, in attesa del cda sulla ricapitalizzazione. Decisamente giù Unicredit (-3,43%), che a gennaio ha in programma un aumento di capitale da 7,5 miliardi, e Impregilo (-3,46%), in attesa che si definisca parte del suo azionariato.
Usa, vendita di nuove case meglio delle attese
Le vendite di nuove case negli Usa sono salite a 315mila unità annualizzate nel mese di novembre, oltre le 313mila attese dagli analisti; il dato è il migliore da aprile. Lo riferisce il Dipartimento del Commercio. Il dato di ottobre è stato rivisto al rialzo a quota 310mila unità, contro le 307mila della precedente lettura.
Usa, bene gli ordini di beni durevoli
A novembre, gli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti sono saliti del 3,8% a 206,99 miliardi di dollari rispetto al mese precedente, facendo meglio delle attese del mercato che scommettevano su un progresso del 3%. L'incremento è stato guidato dalla domanda del settore dell'aeronautica civile (+73%), che ha compensato la flessione di altri beni come computer e componenti elettrici. Gli ordini per i beni durevoli, esclusi i trasporti, sono saliti dello 0,3% mentre escludendo la Difesa il progresso è del 3,7%. Inferiori alle attese invece i dati sui redditi dei lavoratori americani e le spese per i consumi personali, cresciuti entrambi dello 0,1% nel mese di novembre. Gli analisti che si attendevano un rialzo dello 0,2% per entrambe le componenti. Nel mese il tasso di risparmio è sceso al 3,5% dal 3,6% del mese precedente.
Europa positiva
Chiusura in territorio positivo per le principali Borse europee nell'ultima seduta prima della pausa natalizia. A Milano, il Ftse-Mib ha concluso le contrattazioni guadagnando lo 0,31%. Più toniche le altre piazze continentali: il Dax tedesco ha chiuso in progresso dello 0,46%, il Cac francese dello 0,99%, l'Ibex spagnolo dello 0,94%.
Focus Piazza Affari
A Piazza Affari, tra scambi ridotti, spiccano nel bene e nel male i titoli su cui sono aperte delle partite. A2A, miglior titolo del listino principale, ha chiuso in rialzo del 2,36%, ottimista sulla possibilità che questa volta si concluda l'intesa sul riassetto di Edison, che ha messo a segno un rialzo del 4,2% a 83 centesimi per lo stesso motivo, nonostante Fitch abbia tagliato il rating a lungo termine da "BBB-" a "BB-", portandolo al livello di «spazzatura» e mantenendolo «sotto osservazione» proprio per il prolungarsi dei negoziati sul suo futuro. Si è invece sgonfiata (+0,79%) la corsa di giornata su FonSai, in attesa del cda sulla ricapitalizzazione. Decisamente giù Unicredit (-3,43%), che a gennaio ha in programma un aumento di capitale da 7,5 miliardi, e Impregilo (-3,46%), in attesa che si definisca parte del suo azionariato.
Debiti sovrani
Resta alta la tensione sui titoli di stato italiani, anche in virtù del fatto che la Bce in questo periodo èpoco attiva sul mercato dei bond sovrani. Nel pomeriggio i rendimenti dei Btp decennali risalgono sopra la soglia critica del 7 per cento, mentre il loro differenziale rispetto ai Bund tedeschi, è oltre la asta soglia psicologica dei 500 punti base. Nel pomeriggio lo spread Btp-Bund ha raggiunto i 513 punti base, secondo Bloomberg, per poi ripiegare a 503.
Resta alta la tensione sui titoli di stato italiani, anche in virtù del fatto che la Bce in questo periodo èpoco attiva sul mercato dei bond sovrani. Nel pomeriggio i rendimenti dei Btp decennali risalgono sopra la soglia critica del 7 per cento, mentre il loro differenziale rispetto ai Bund tedeschi, è oltre la asta soglia psicologica dei 500 punti base. Nel pomeriggio lo spread Btp-Bund ha raggiunto i 513 punti base, secondo Bloomberg, per poi ripiegare a 503.
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