Il 2012 potrebbe essere ricordato come l’anno delle Ipo di internet. Sia Facebook che Yelp (sito di recensioni di negozi ed esercizi commerciali scritte dagli utenti) puntano a sbarcare in borsa l’anno prossimo, sfidando il mercato dopo che quest’anno gli investitori hanno perso soldi con le offerte pubbliche d’acquisto di Zynga e Pandora.
Quella di Facebook potrebbe essere la più grande Ipo legata ad un’azienda internet dai tempi di Google ma, stando all’agenzia Bloomberg, almeno altre 13 aziende del settore stanno valutando un eventuale sbarco in borsa nei prossimi dodici mesi. Solo i 18,5 miliardi di dollari raccolti durante le Ipo di internet del 1999, poco prima dello scoppio della bolla dot-com, supererebbero gli 11 miliardi di dollari che gli analisti credono potranno essere raccolti l’anno prossimo.
Quest’anno, 19 Ipo tecnologiche hanno fruttato alle aziende 6,6 miliardi di dollari. Il produttore di videogiochi per social network Zynga, che ha raccolto oltre un miliardo di dollari col suo sbarco in borsa questo mese, ha perso il 2,5% del suo valore; mentre Pandora, che offre un servizio radio via internet, ha ceduto il 14% da quando si è quotata lo scorso 14 giugno. Facebook sta considerando un’Ipo da 10 miliardi di dollari che valuterebbe l’azienda fondata da Mark Zuckerberg a oltre 100 miliardi di dollari.
Nel 2011, tramite Ipo, sono stati raccolti 155,8 miliardi di dollari a fronte dei 252 miliardi di dollari dell’anno precedente. Negli Stati Uniti le Ipo hanno fruttato alle aziende 38,8 miliardi di dollari, in calo del 10 per cento rispetto al 2010; in Asia, sono scese da 176,5 miliardi di dollari a 79,2 miliardi; mentre anche se su base annua la raccolta di capitali è aumentata in Europa, dall’inizio dell’aggravarsi della crisi del debito lo scorso agosto, è crollata del 95 per cento.
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