giovedì 29 dicembre 2011

Filippine, arrestato il killer di padre Fausto Tentorio: ha tentato la fuga sparando

In manette anche il fratello dell'omicida che lo ha aiutato nel delitto. Il missionario fu assassinato a ottobre

 Svolta nelle indagini sull'assassinio di padre Fausto Tentorio, il missionario italiano che da 33 anni che lavorava nelle Filippine tra le popolazioni indigene locali. La polizia ha arrestato il presunto assassino che ha compiuto l'omicidio con la complicità del fratello, anche lui fermato. Prima dell'arresto il killer ha tentato la fuga sparando contro gli agenti.

Il ministro della Giustizia, Leila de Lima, ha spiegato che Jimmy Ato e suo fratello Robert, ritenuto complice dell'aggressione, sono stati arrestati dopo un breve scambio a fuoco nella loro casa di Arakan, nella provincia di Nord Cotabato, la stessa città dove il 17 ottobre fu ucciso il sacerdote italiano.

Secondo il ministro, Ato è stato identificato da vari testimoni come il killer che sparò a Tentorio, di fronte alla sua parrocchia di Arakan, mentre suo fratello era l'uomo che conduceva la moto sulla quale i due fuggirono. "Al momento dell'arresto Robert Ato ha aperto il fuoco contro i nostri agenti, ma per fortuna nessuno è rimasto ferito", ha detto la De Lima.

Tentorio, 59 anni, risiedeva nell'isola filippina di Mindanao dal 1978, dove era missionario per il Pontificio Istituto per le Missioni Estere (Pime): molto impegnato a favore dei diritti degli indigeni e a difesa delle loro terre, padre Tentorio aveva ricevuto varie minacce di morte; e nel passato era già sfuggito a un'imboscata tesa da un gruppo paramilitare anti-comunista.

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