domenica 25 dicembre 2011

Wall Street positiva, Milano chiude in lieve rialzo. Spread a quota 500


Chiusura sui massimi di seduta per gli indici americani: lo S&P ha guadagnato lo 0,9%, il Dow Jones l'1,02% e il Nasdaq lo 0,74%. I listini d'oltreoceano hanno beneficiato dei buoni dati macro.

Usa, vendita di nuove case meglio delle attese

Le vendite di nuove case negli Usa sono salite a 315mila unità annualizzate nel mese di novembre, oltre le 313mila attese dagli analisti; il dato è il migliore da aprile. Lo riferisce il Dipartimento del Commercio. Il dato di ottobre è stato rivisto al rialzo a quota 310mila unità, contro le 307mila della precedente lettura.

Usa, bene gli ordini di beni durevoli
A novembre, gli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti sono saliti del 3,8% a 206,99 miliardi di dollari rispetto al mese precedente, facendo meglio delle attese del mercato che scommettevano su un progresso del 3%. L'incremento è stato guidato dalla domanda del settore dell'aeronautica civile (+73%), che ha compensato la flessione di altri beni come computer e componenti elettrici. Gli ordini per i beni durevoli, esclusi i trasporti, sono saliti dello 0,3% mentre escludendo la Difesa il progresso è del 3,7%. Inferiori alle attese invece i dati sui redditi dei lavoratori americani e le spese per i consumi personali, cresciuti entrambi dello 0,1% nel mese di novembre. Gli analisti che si attendevano un rialzo dello 0,2% per entrambe le componenti. Nel mese il tasso di risparmio è sceso al 3,5% dal 3,6% del mese precedente.

Europa positiva
Chiusura in territorio positivo per le principali Borse europee nell'ultima seduta prima della pausa natalizia. A Milano, il Ftse-Mib ha concluso le contrattazioni guadagnando lo 0,31%. Più toniche le altre piazze continentali: il Dax tedesco ha chiuso in progresso dello 0,46%, il Cac francese dello 0,99%, l'Ibex spagnolo dello 0,94%.

Focus Piazza Affari
A Piazza Affari, tra scambi ridotti, spiccano nel bene e nel male i titoli su cui sono aperte delle partite. A2A, miglior titolo del listino principale, ha chiuso in rialzo del 2,36%, ottimista sulla possibilità che questa volta si concluda l'intesa sul riassetto di Edison, che ha messo a segno un rialzo del 4,2% a 83 centesimi per lo stesso motivo, nonostante Fitch abbia tagliato il rating a lungo termine da "BBB-" a "BB-", portandolo al livello di «spazzatura» e mantenendolo «sotto osservazione» proprio per il prolungarsi dei negoziati sul suo futuro. Si è invece sgonfiata (+0,79%) la corsa di giornata su FonSai, in attesa del cda sulla ricapitalizzazione. Decisamente giù Unicredit (-3,43%), che a gennaio ha in programma un aumento di capitale da 7,5 miliardi, e Impregilo (-3,46%), in attesa che si definisca parte del suo azionariato.
Debiti sovrani
Resta alta la tensione sui titoli di stato italiani, anche in virtù del fatto che la Bce in questo periodo èpoco attiva sul mercato dei bond sovrani. Nel pomeriggio i rendimenti dei Btp decennali risalgono sopra la soglia critica del 7 per cento, mentre il loro differenziale rispetto ai Bund tedeschi, è oltre la asta soglia psicologica dei 500 punti base. Nel pomeriggio lo spread Btp-Bund ha raggiunto i 513 punti base, secondo Bloomberg, per poi ripiegare a 503. 

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