Entro il 24 dicembre le autorità sanitarie dirameranno l'avviso a 300mila donne: il sospetto è che gli impianti di tipo "Pip" abbiano provocato la morte di almeno una persona
Sotto l'albero di Natale migliaia di donne francesi troveranno un regalo decisamente poco allegro: entro il 24 dicembre le autorità sanitarie francesi suggeriranno a circa 300mila donne con protesi mammarie di tipo Pip (Poly implants prothèses) di farsele rimuovere. Si tratta infatti di un modello di protesi difettoso, e c'è il sospetto che abbiano provocato la morte per cancro di almeno una donna, mettendone a rischio migliaia di altre.
Secondo
il quotidiano Liberation, Anges Buzyn, dell'Institut national du
cancer, e Jean-Yves Grall, direttore generale del ministero della
salute, hanno preso la decisione di lanciare l'allarme poiché si sono
convinti della pericolosità delle protesi in questione: si tratta di una
decisione unica nella storia della chirurgia estetica.
La portavoce del governo, Valerie Pecresse, ha di fatto confermato l'allarme: "Stiamo valutando il caso - ha spiegato - e considerando la specificità di queste protesi mammarie: potrebbero provocare il cancro". Ciò che è essenziale, ha proseguito, "è che tutte le donne che hanno un simile impianto si rivolgano ai lori chirurghi... e per quanto ci riguarda dobbiamo effettuare un censimento di tutte le donne che si sono fatte impiantare tali protesi e potenzialmente sono in pericolo".
Per quanto riguarda le spese necessarie per rimuovere le protesi, la portavoce ha rassicurato le donne interessate: "Si tratta di un'urgenza sanitaria, quindi l'intervento sarà a carico della sanità pubblica".
La portavoce del governo, Valerie Pecresse, ha di fatto confermato l'allarme: "Stiamo valutando il caso - ha spiegato - e considerando la specificità di queste protesi mammarie: potrebbero provocare il cancro". Ciò che è essenziale, ha proseguito, "è che tutte le donne che hanno un simile impianto si rivolgano ai lori chirurghi... e per quanto ci riguarda dobbiamo effettuare un censimento di tutte le donne che si sono fatte impiantare tali protesi e potenzialmente sono in pericolo".
Per quanto riguarda le spese necessarie per rimuovere le protesi, la portavoce ha rassicurato le donne interessate: "Si tratta di un'urgenza sanitaria, quindi l'intervento sarà a carico della sanità pubblica".
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