martedì 20 dicembre 2011

2011 in musica: Adele batte le pop-lolite

Secondo la classifica dei dischi più venduti dell’anno negli Usa, tra i primi posti figurano le pop-lolite. Trionfa comunque Adele

“Il rock è morto” diceva Jim Morrison già più di 40 anni fa, all’indomani dello scioglimento del gruppo leggendario di cui era front-man. Bé se non è proprio morto a fine anni ’60, ossia in pieno vigore, a partire dalla seconda metà degli anni ’70 ha iniziato a vivere una lenta agonia, con qualche interessante sussulto di tanto in tanto apportato da qualche band innovatrice. Di sicuro, il 2011 è stato l’anno del Pop; o più precisamente, del Pop porno, per usare il titolo di un tormentone dell’autunno 2008. Almeno ciò è quanto si deduce se si da’ uno sguardo alla classifica dei dischi più venduti negli Usa (principale mercato del Mondo, che rispecchia sostanzialmente anche quello britannico), dove il Rock, o pseudo tale, appare solo al ventiduesimo posto con gli U2.
PRIMA ADELE, SEGUITA DA POP-LOLITE – Se è vero che al primo posto c’è Adele, cantante dalla grande voce, ma soprattutto dotata di semplicità e dall’ottimo repertorio – il suo disco “21” ha venduto 13 milioni di copie nel mondo – nei tre posti successivi troviamo tre donne che puntano il loro successo sulla sensualità, la stravaganza, la pacchiataggine. Insomma, non sulla musica, commerciale e ripetitiva al massimo. Ovvero Rihanna, Lady Gaga e Katy Perry. Un autentico trionfo per quest’ultima, data per morta già nel 2008 dopo il primo singolo I kissed a girl ma tuttora fortissima, e, di contro, un mezzo infortunio per Lady Gaga, che è uscita a maggio con il pompatissimo Born this way, ed è stata ovunque per sei mesi, grazie ad una spaventosa campagna promozionale iniziata addirittura a fine 2010 (molti ricorderanno la sua immagine col didietro in bella mostra postata sui principali social network). Non se la passano bene i maschi, forse poco sexy per poter fronteggiare le colleghe lolite. Il primo uomo nella top ten è Lil’ Wayne, rapper che piazza una parolaccia per rima, quasi un record. E – oltre al volatile Bruno Mars, definito il nuovo Michael Jackson con un criminale eccesso di ottimismo – gli altri due maschi sono Justin Bieber, diciassettenne, e Chris Brown, attore popstar solitamente destinato a evaporare al secondo ascolto, massimo terzo.
IL ROCK NON SARA’ MORTO, MA E’ MOLTO INVECCHIATO – Come anticipato, per trovare un po’ di rock bisogna scendere fino al ventiduesimo posto, dove si trovano gli U2. Poi i Bon Jovi, ventiseiesimi. Peggio ancora i Coldplay, dei quali si è parlato ovunque, anche sui bollettini parrocchiali, ma che non sono riusciti a portare il loro Mylo Xyloto (peraltro uscito solo da un mese e mezzo) più in alto del quarantaduesimo piano. Giusto tra Shakira e Jennifer Lopez e solo un po’ peggio di Linkin’ Park, gente che fino a cinque anni fa faceva piazza pulita. Peggio ancora i Red Hot Chili Peppers, anche loro appena tornati sul mercato ma attualmente schiantati al 95esimo posto, due gradini più in basso di Demi Lovato, anni 19, eroina del pop poppante. Tra i primi cento c’è anche spazio per i nostalgici del Rock, quello vero. Resistono Roger Waters, che ha le radici addirittura negli anni Sessanta con i suoi Pink Floyd e su di loro campa ancora (egregiamente o no, dipende dai punti di vista); i Journey, nati scintillanti negli anni Settanta, esplosi con Don’t stop believin’ in tutto il mondo nell’81 e poi arrivati finora a targhe alterne; e i Beatles (86esimo posto).
IL TRIONFO DEL POP-PORNO – Insomma, se non fosse per la talentuosa e semplice Adele, la musica sarebbe dominata da quattro sgualdrine che bombardano i teenager di video che sfiorano il porno. Pop porno appunto.

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